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Vaccini al Sacro Cuore, Capodanno di speranza

Massimo Zamperini, primario della Terapia intensivaPrelievo di sangue prima della vaccinazione FOTOSERVIZIO PECORAElena Ruffo, la prima vaccinata
Massimo Zamperini, primario della Terapia intensivaPrelievo di sangue prima della vaccinazione FOTOSERVIZIO PECORAElena Ruffo, la prima vaccinata
Massimo Zamperini, primario della Terapia intensivaPrelievo di sangue prima della vaccinazione FOTOSERVIZIO PECORAElena Ruffo, la prima vaccinata
Massimo Zamperini, primario della Terapia intensivaPrelievo di sangue prima della vaccinazione FOTOSERVIZIO PECORAElena Ruffo, la prima vaccinata

Capodanno all’insegna del vaccino anti Covid Pfizer, all’Irccs ospedale Sacro Cuore a Negrar di Valpolicella. Per partire nel 2021 con il piede giusto nella lotta al virus Sars-CoV-2. Ieri i primi 120 medici, infermieri e operatori socio sanitari direttamente coinvolti nella gestione e cura dei pazienti Covid 19, ossia il personale di Terapia intensiva, Pronto soccorso, Punto prelievi tamponi e reparti Covid, si sono sottoposti al vaccino. Oggi, 2 gennaio, toccherà ad altri 120 operatori sempre dei reparti più a rischio e pure agli ospiti delle case di riposo della Cittadella della carità, di cui l’ospedale fa parte. Si tratta degli ospiti anziani di Casa Perez, Casa Nogarè e Casa Clero che vorranno ricevere la dose vaccinale. Su un totale di circa 300 ospiti, sono una quarantina quelli infettati dal coronavirus durante la seconda ondata dell’epidemia e 11 di questi sono tutt’oggi positivi, ma fortunatamente non in pericolo di vita. Dopodomani si procederà con altri 120 operatori e così via per una decina di giorni. L’intenzione della direzione ospedaliera, infatti, è di procedere spediti con la prima fase della vaccinazione dei duemila dipendenti del Sacro Cuore Don Calabria per giungere, entro la prima settimana di febbraio, alla seconda e ultima fase del richiamo. La campagna vaccinale sul personale con cui l’Irccs di Negrar conta di diventare Covid free, inoltre, rientra in uno studio clinico del Dipartimento di Malattie infettive e tropicali: prima della vaccinazione ogni candidato è sottoposto ad anamnesi e prelievo di sangue per il dosaggio degli anticorpi Sars-CoV-2. «Per noi il primo gennaio 2021 non è Capodanno, ma l’inizio della vaccinazioni anti Covid e per questo un grandissimo giorno», afferma l’amministratore delegato dell’Irccs di Negrar, Mario Piccinini, presente dal mattino insieme al presidente dell’ospedale calabriano, fratel Gedovar Nazzari, e al direttore sanitario Fabrizio Nicolis. «Vogliamo che l’ospedale sia immunizzato quanto prima, sicuro per i dipendenti e tutti i pazienti». A Capodanno la prima in lista è stata Elena Ruffo, 47 anni, di Verona, operatrice socio sanitaria del reparto Covid al terzo piano del Don Calabria. «Mi sento una privilegiata, credo nei vaccini e credo che abbiano salvato l’umanità», commenta. Ruffo faceva l’architetto, ma ha perso il lavoro cinque anni fa e così ha pensato di rimettersi in gioco in ambito sanitario. Fino a nove mesi fa era in servizio alla Medicina fisica riabilitativa, poi l’epidemia le ha cambiato la vita. Lavorativa e affettiva. «Ogni giorno con i pazienti Covid è impegnativo anche sul fronte umano, perché sono soli e hanno bisogno di carezze e strette di mano», spiega. Non vede i suoi genitori, Elena, da molti mesi. Per proteggerli. «Non vedo l’ora di riabbracciarli», sottolinea. Nel primo giorno di profilassi sono arrivati per farsi inoculare il vaccino Pfizer al Centro prelievi, al primo piano della nuova palazzina in viale Rizzardi, anche i primari delle Malattie infettive e della Terapia intensiva, il professor Zeno Bisoffi e il dottor Massimo Zamperini. «Stiamo lottando ancora e continueremo a lottare per un po’», commenta Zamperini, «il turnover è continuo, noi ce la mettiamo tutta». Aggiunge Zeno Bisoffi: «In Veneto la situazione è delicata, risolveremo ma ci vorrà tempo». A fine mattinata, il primo gennaio, è toccato anche al dottor Roberto Tessari della Farmacia ospedaliera, che insieme ai colleghi, al direttore Teresa Zuppini e ai tecnici di laboratorio ha allestito in tempi record le dosi di vaccino pronte da inoculare. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Camilla Madinelli

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