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Si è spento l’alpino con la passione per il canto

«El Cioncio» Luigi Bovo
«El Cioncio» Luigi Bovo
«El Cioncio» Luigi Bovo
«El Cioncio» Luigi Bovo

Si è spento improvvisamente a 83 anni, Luigi Bovo, classe 1939, molto popolare e conosciuto a Pescantina come "El Ciòncio" grazie alla sua passione per la musica e il canto. I funerali si svolgeranno oggi, alle 14.30, nel Duomo san Lorenzo partendo, alle 14, dall'ospedale di Negrar. Luigi Bovo era salito alla ribalta nel 2020, in piena epidemia di Covid, quando, voce e chitarra, nel piccolo giardino davanti casa, con le persone affacciate ai balconi delle abitazioni di fronte e rigorosamente munite di mascherina, aveva tenuto un piccolo concerto concluso con «Signore delle cime» per tutti gli alpini di Brescia e Bergamo impegnati come volontari nell'emergenza del Coronavirus. Muratore di professione, «El Ciòncio» con la sua chitarra era l'anima di molte compagnie e attivissimo con il gruppo degli alpini di Arcè che aveva contribuito a fondare. Grande il rimpianto di Renato Ambrosi, lo storico capogruppo: «Luigi era sempre presente e ha partecipato fino all'ultimo alla vita del nostro gruppo, impegnandosi nelle celebrazioni degli alpini andati avanti». Figlio di Gioacchino, detto Gioàco, Luigi, col padre, aveva coltivato la passione per le campane e aveva rifondato il gruppo dei campanari di Pescantina ottenendo molti riconoscimenti. Dalla voce possente, era chiamato ai matrimoni per cantare l'Ave Maria agli sposi e, nel coro della chiesa, spiccava quando veniva intonato il «Dies Irae» alle celebrazioni di novembre. Una figura caratteristica di Pescantina che lascia un grande rimpianto nei molti amici. •. L.C.

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