Condanne decisamente ridotte ad entrambi. Per Stefano Spada e Graziano Sorio, accusati di aver vessato per anni una coppia di disabili di Pescantina, di averli maltrattati, sfruttati, di aver abusato della donna psichicamente instabile e di averla indotta a prostituirsi, la Corte d’Appello di Venezia ha decurtato anni di carcere.
E dai sette anni e 8 mesi inflitti a Spada e sei anni e 8 mesi a Sorio inflitti in settembre dal gup Marzio Guidorizzi, in seguito all’accordo tra le difese (gli avvocati Lorenzo Ferraresi e Andrea Regagliolo) si è passati a 4 anni e a 4 anni e 4mesi. Uno sconto di oltre due anni di reclusione a entrambi.
Restano immutate le statuizioni civili, ovvero il risarcimento stabilito per la coppia di disabili (l’amministratore di sostegno è parte civile con Davide Adami) e la madre della vittima (tutelata da Anna Maria Rago).
L’anziana tentò disperatamente di salvare la figlia da quei due uomini che vivevano in mezzo a una strada fino a quando incontrarono la coppia. Entrambi disabili e titolare di una pensione di invalidità. Quella pensione che veniva interamente consegnata a Sorio e Spada che non esitarono a picchiare entrambi, a prendere a calci l’uomo e ad approfittare della donna, anche davanti al marito.
Questo inferno iniziato nel 2008 e fatto di angherie, violenze di ogni genere, privazioni e umiliazioni senza fine. Si approfittarono della coppia, minacciarono e colpirono con una spranga di ferro l’anziana madre di lei che cercava di liberare la figlia da quell’incubo. Fu lei, disperata, a denunciare ogni cosa ai carabinieri e il pm Gennaro Ottaviano chiese il carcere per i due sfruttatori. Vennero arrestati ed emerse il resto: la disabile veniva portata in zona industriale e obbligava ad avere rapporti con i camionisti. Loro incassavano. •