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Scuola e Fevoss insieme contro il cyberbullismo

La dirigente scolastica, docenti, uno studente del Calabrese-Levi e presidente e vice della Fevoss Bure FOTO PECORA
La dirigente scolastica, docenti, uno studente del Calabrese-Levi e presidente e vice della Fevoss Bure FOTO PECORA
La dirigente scolastica, docenti, uno studente del Calabrese-Levi e presidente e vice della Fevoss Bure FOTO PECORA
La dirigente scolastica, docenti, uno studente del Calabrese-Levi e presidente e vice della Fevoss Bure FOTO PECORA

L’istituto superiore Calabrese-Levi di San Pietro in Cariano e l’associazione di volontariato Fevoss Bure danno vita al progetto «Sosteniamoci!». Insieme puntano a sensibilizzare gli studenti sul contrasto al cyberbullismo, a favorire una rete di collaborazione con il territorio, incoraggiare la sostenibilità e promuovere la tutela dell’ambiente a partire dalle piccole azioni quotidiane. Come ad esempio riporre i panini per la ricreazione non in sacchetti di plastica monouso ma in una borsa in cotone biologico realizzata valorizzando le maestranze locali, senza sfruttamento. Sono queste, infatti, le caratteristiche salienti delle 120 borse shopper con il logo contro il cyberbullismo in primo piano donate dalla Fevoss Bure alla scuola della Valpolicella grazie ai fondi di un bando dell’Ulss 9. Saranno consegnate alle 60 classi dell’istituto all’inizio del prossimo anno scolastico 2021-22, poi verranno distribuite nell’ambito di altri progetti promossi sempre per dire no a comportamenti violenti e prevaricatori nei confronti dei più deboli o indifesi. Le shopper, negli ultimi giorni di lezione, sono arrivate a scuola: «scortate» dal presidente della Fevoss Bure Gian Battista Fasoli e dal suo vice Giuseppe Lotto, sono state accolte a braccia aperte dalla dirigente scolastica del Calabrese-Levi Stefania Be, dai docenti Francesca Zuppani e Fabio Venturi del team Bullismo, dalla professoressa Mina Cavalli attiva nell’ambito della commercio equo e solidale, dal rappresentante d’istituto Andrea Carpene. «Il cyberbullismo è oggetto delle nostre attenzioni», spiega Fasoli, «come tutte le altre forme di difficoltà o disagio sociale che cerchiamo di prendere in considerazione per una migliore inclusione di tutti gli abitanti della nostra zona. La scuola quindi non poteva non rientrare tra le priorità». Per la dirigente Be «creare legami con il territorio per noi è fondamentale e vitale». Per Carpene e Cavalli è vincente il binomio lotta al cyberbullismo e sostenibilità: «Così i ragazzi si sentono ancora più coinvolti», affermano. «Le borse sono state create in collaborazione con la cooperativa Le Rondini, promotrice di commercio equo e solidale», spiega Zuppani, referente scolastica per il benessere. «Le ha prodotte la Armstrong Knitting Mills, del distretto tessile indiano: cotone biologico, sostenibilità energetica e fairtrade a livello di grande azienda sono i valori di fondo coerenti con il nostro progetto». Al centro di ogni borsa campeggia il logo realizzato nel corso di grafica da una studentessa di terza dell’anno scorso, per un concorso interno alla scuola per cui ne sono stati creati una ventina. «È lo stesso logo presente sul sito dell’istituto, dedicato alla prevenzione e al contrasto di bullismo e cyberbullismo», continua Venturi. Il Calabrese-Levi, aiutato dall’associazione di volontariato che ha sede a Bure, vuole continuare a mantenere alta l’attenzione per favorire i processi d’integrazione e inclusione nell’ambiente scolastico. Lasciando la violenza, verbale o psicologica, fuori dalla porta. •.

Camilla Madin elli

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