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A Pedemonte

Partorisce in macchina, soccorsa da un infermiere di passaggio: «È stato come in un film». Mamma e neonato stanno bene

La piazziola in via Pio X (Costantino)
La piazziola in via Pio X (Costantino)
La piazziola in via Pio X (Costantino)
La piazziola in via Pio X (Costantino)

Nascita improvvisa in strada, questa mattina, alle 9.10, a Pedemonte. Papà alla guida, mamma sul sedile posteriore, la coppia di origine straniera si stava dirigendo verso l'ospedale di Negrar per l'imminente nascita del terzo figlio. Ma ben presto l'imminenza si è trasformata in urgenza. La donna, già in preda a fortissime doglie, ha avvertito il marito che ormai non c'era più tempo: il bambino stava per venire alla luce. Lui quindi ha parcheggiato nel primo slargo disponibile, in via Pio X, una stradina secondaria.

Fortuna ha voluto che, proprio in quel momento, un infermiere residente in paese stesse passando di lì per portare sua figlia al vicino asilo. È stato subito attirato dalle grida d'aiuto lanciate dalla coppia, in preda al panico: il padre è corso verso di lui, sbracciandosi; la donna in auto urlava dal dolore. La pronta assistenza dell'infermiere è stata fondamentale: sia per chiamare velocemente i soccorsi, sia per aiutare la mamma a partorire, sdraiata sui sedili posteriori, visto che si intravedeva già la testina del neonato.

«È stato come in un film, con la gente che usciva di casa e sui balconi a vedere cosa stesse succedendo, e con gli altri genitori dei bimbi dell'asilo a darmi una mano. Un'altra mamma, infermiera come me, ha assistito al parto; un'altra ancora è corsa a procurarci dei guanti sterili e degli asciugamani; una terza si è piazzata all'incrocio per accogliere l'ambulanza...», racconta l'infermiere, che nella sua carriera ventennale ha già fatto nascere bimbi in situazioni d'emergenza. «Nonostante la concitazione», aggiunge, «tutto si è svolto nel migliore dei modi. Ho adagiato il neonato sul ventre della donna. Mamma e piccolo, un bel maschietto, stavano bene. Abbiamo anche reciso il cordone, e all'arrivo dell'ambulanza sono stati portati in ospedale. Il papà, che inizialmente era nel panico e nella disperazione più totali, scoppiava di gioia e non sapeva più come ringraziarmi».

Lorenza Costantino

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