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PRIMA FASE DELLA CAMPAGNA

Ospedale di Negrar, vaccinati 1.789 operatori: solo il 3% dice «no»

La dottoressa Teresa Zuppini accanto al frigo per la conservazione dei vaccini (foto Pecora)
La dottoressa Teresa Zuppini accanto al frigo per la conservazione dei vaccini (foto Pecora)
La dottoressa Teresa Zuppini accanto al frigo per la conservazione dei vaccini (foto Pecora)
La dottoressa Teresa Zuppini accanto al frigo per la conservazione dei vaccini (foto Pecora)

All’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar si è conclusa la prima fase del programma di vaccinazione anti Covid-19, comprendente anche ospiti e operatori delle case di riposo e delle Rsa della Cittadella della Carità di cui fa parte l’ospedale. Dal 1° gennaio si sono vaccinati 1.789 operatori (sanitari e non) del «Sacro Cuore Don Calabria», a cui si aggiungono i 163 delle strutture socio-sanitarie. E si sono sottoposti a profilassi anche 197 anziani ospiti delle case di riposo e delle Rsa su 248: 39 sono stati valutati non idonei, solo 12 hanno rifiutato la vaccinazione.

 

Altissima l’adesione: solo il 3% ha posto un «no» alla vaccinazione. I vaccinati tra gli operatori sono stati l’84%; nel restante 13% dei casi sono compresi coloro che non sono idonei e coloro, la maggioranza, che devono attendere in quanto positivi al Sars-Cov2, negativi da meno di un mese oppure in isolamento fiduciario per contatto da positivo. Questi ultimi si sottoporranno alla prima vaccinazione appena possibile.

 

La seconda fase con il richiamo prenderà il via il 22 gennaio. «Se il programma sarà rispettato (forniture del vaccino permettendo), a fine gennaio il Sacro Cuore Don Calabria sarà «Covid free», almeno per quanto riguarda gli operatori» ha osservato l’ad Mario Piccinini.

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