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Tra Pedemonte e Santa Maria di Negrar

Operai in rivolta per il salario: scoppia una maxi rissa nel cantiere

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Il cantiere tra Pedemonte e Santa Maria, teatro della maxi rissa (foto Pecora)
Il cantiere tra Pedemonte e Santa Maria, teatro della maxi rissa (foto Pecora)
Il cantiere tra Pedemonte e Santa Maria, teatro della maxi rissa (foto Pecora)
Il cantiere tra Pedemonte e Santa Maria, teatro della maxi rissa (foto Pecora)

Scene da Far West, ieri mattina, tra Pedemonte e Santa Maria di Negrar, nel cantiere edile all’angolo fra la strada provinciale, via Campostrini, e via Barbarani. Una maxi rissa, con tanto di feriti trasportati al pronto soccorso, è scoppiata nell’area dell’ex rivenditore di pietre Mignolli: il luogo dove oggi sorge un nuovo residence formato da molti appartamenti, ormai in fase di completamento.

 

Paga più bassa

Stando alle prime ricostruzioni della vicenda, a darsele di santa ragione sarebbero stati gli operai edili ingaggiati nel cantiere e i responsabili della ditta appaltatrice. Sembra che i manovali stessero protestando per il salario, a loro dire più basso di quanto pattuito; invece l’impresario avrebbe contestato il fatto che alcuni lavori non erano stati fatti «a regola d’arte». I toni fra le due fazioni avverse si sarebbero inaspriti sempre di più. Dalle parole si è poi passati alle mani, fino a che la disputa è degenerata in una tremenda zuffa, con pugni e bastonate: una vera e propria scazzottata con parecchie persone coinvolte. Il tafferuglio ha raggiunto una gravità tale da richiamare l’attenzione degli abitanti nei dintorni, e da rendere necessario l’intervento di diverse pattuglie dei carabinieri, arrivati in forze con una ventina di uomini per sedare i disordini.

Anche il sindaco del Comune di San Pietro in Cariano, Gerardo Zantedeschi, è corso sul posto, accompagnato dalla polizia locale. Sembra che a peggiorare la furiosa lite siano state, inoltre, manomissioni e vandalismi operati nel cantiere come «ripicca». Per esempio, alcuni muri e pareti del nuovo complesso residenziale, da poco tinteggiato di bianco e in parte rivestito di pietra di Prun, sono stati sporcati con segni in vernice spray; alcuni infissi rovinati. E pare che altri danneggiamenti siano stati fatti all’interno di alcuni appartamenti. Sono in corso le indagini per verificare le ipotesi di reato.

 

In fuga

«Ero appena uscito dalla porta di casa quando, sullo scivolo del garage, ho sorpreso un uomo mentre scavalcava la mia recinzione», racconta un testimone, che abita poco lontano dal cantiere. «Mi sono immobilizzato, impaurito per quell’intrusione improvvisa. Ho pensato a un ladro. Per tutta risposta lui, con accento straniero, mi ha detto frettolosamente: “Scusi, scusi”... Ha aggiunto altre parole che non ho afferrato. Mi è passato davanti, ha scavalcato il cancelletto con un’agilità impressionante, e si è precipitato ad attraversare la provinciale, senza nemmeno curarsi del traffico».

Il testimone continua il racconto: «Evidentemente stava fuggendo dagli aggressori. L’ho visto scomparire di corsa verso la zona Zucca di Pedemonte». A quel punto, dalla strada principale hanno cominciato ad arrivare mezzi a sirene spiegate: «Sono andato a vedere che cosa stava succedendo», prosegue. «Davanti alle transenne del nuovo condominio, erano parcheggiate diverse auto dei carabinieri e anche qualche ambulanza. Ho visto entrare molti uomini delle forze dell’ordine, tre o quattro pattuglie. E a quanto poi ho potuto osservare due persone sono state fatte salire sulle ambulanze e portate via». Il sindaco Zantedeschi conferma l’episodio, ma per il momento non scende nei dettagli: «È una situazione delicata. Lasciamo che i carabinieri facciano luce sulle responsabilità». 

Lorenza Costantino

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