<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
UNO DEI «TOP SITE» DELL'ARCHEOLOGIA VENETA

Marano, riapre il Tempio di Minerva e svela una parete in stile pompeiano. L'assessore: «Ora i privati lo sostengano con l'art bonus»

Il tempio di Minerva sul monte Castelon
Il tempio di Minerva sul monte Castelon
Il tempio di Minerva sul monte Castelon
Il tempio di Minerva sul monte Castelon

Crescita costante ed entusiasmo alle stelle, per il sito archeologico Tempio di Minerva a Marano di Valpolicella che domani riapre al pubblico. Crescita di visite guidate, di progetti concreti per la fruizione e valorizzazione, di idee per il futuro. Da oggi in poi in stretta collaborazione non solo con la Soprintendenza archeologia belle arti Paesaggio (Sbap) di Verona, ma anche con il Museo archeologico nazionale inaugurato in città nel mese di febbraio. «Nella sezione museale dedicata all’epoca romana sarà possibile ammirare anche la ricostruzione della parete in primo stile pompeiano del Tempio di Minerva», annuncia l’assessore a cultura e turismo di Marano, Mirko Ballarini.

Fondi Un risultato non da poco per la zona in cui si trova il sito e per l’amministrazione locale: da anni sta attuando politiche a favore del suo patrimonio storico culturale oltre che naturalistico e ora è intenta a trovare nuove possibilità di finanziamento pubblico, anche tramite i fondi del Pnrr, per migliorare l’offerta culturale che gravita attorno al luogo sacro d’origine romana. Inoltre, un altro punto a favore delle ricerche e importanti scoperte archeologiche in Valpolicella, considerato il ruolo di primo piano riservato nel neo nato museo cittadino allo sciamano della Grotta di Fumane all’interno della sezione dedicata a Preistoria e Protostoria, sciamano scelto tra l’altro come immagine-simbolo del museo stesso. «C’è la volontà di collaborare con il Museo nazionale», continua Ballarini, «per costruire una sinergia sul Tempio per eventi e visite guidate».

Visite Nel 2022 l’area archeologica di Marano, tra le più importanti del Nord Italia, può essere visitata da domani ogni sabato, domenica e festivi dalle 15 alle 19. L’accesso è libero, senza necessità di prenotazione; il sabato alle 18 è prevista una visita guidata di 45 minuti (prenotazioni al numero 349 5923868) a cura del Ctg Valpolicella Genius loci, guidato da Riccardo Pinamonte, gruppo che si è aggiudicato il bando indetto dal Comune di Marano in collaborazione con la Soprintendenza per l’apertura, la gestione e la valorizzazione del Tempio di Minerva. Una ripartenza attesa delle attività, dopo il bilancio positivo dello scorso anno. Nel 2021 infatti le visite di veronesi, italiani in vacanza e turisti stranieri al sito archeologico sul monte Castelon sono state 2.500, sommando quelle ordinarie a quelle programmate per eventi e appuntamenti speciali.

Migliorie «Si tratta di un ottimo risultato, se si pensa oltretutto che è stato raggiunto in un anno penalizzato dal Covid», afferma l’assessore, soddisfatto. «Ora stiamo pensando ad alcune migliorie da studiare con la Soprintendenza di Verona dopo aver già provveduto, insieme, ad istallare un’illuminazione tale da garantire una maggiore fruibilità del sito anche la sera o per organizzare visite in notturna». Progetti futuri? «Sono molteplici, sempre in accordo con la Sbap, che ha destinato i fondi per la manutenzione 2022 al nostro tempio di Marano», risponde. «Gli obiettivi futuri sono ambiziosi come ampliamento dell’area di scavo, interventi di restauro, consolidamento, attenta manutenzione dell’area del tempio». Da qui lancia un appello a privati, aziende e realtà economiche del territorio a sostegno del sito archeologico: «I lavori da fare sarebbero ancora tanti e chi volesse finanziarli, anche in parte, potrebbe godere del cosiddetto «Art bonus»», spiega Ballarini, «cioè un credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura».

Camilla Madinelli

Suggerimenti