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L’ospedale scelto dalla Cei come centro di preghiera

L’Irccs ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar è stato scelto dalla Conferenza episcopale italiana (Cei), insieme ad altre tre strutture sanitarie in Italia, per ospitare la preghiera di ringraziamento per i curanti in occasione della trentunesima Giornata mondiale del malato che si celebra sabato 11 febbraio. Pertanto domani, dalla cappella dell’ospedale Don Calabria, il momento di preghiera per gli operatori sanitari viene trasmesso in diretta sul canale Youtube @CeiSalute a partire dalle 16 con la collaborazione di Telepace. Il Centro di pastorale ospedaliera animerà il secondo quarto d’ora di preghiera e tutti i canti del pomeriggio. Si tratta di un’iniziativa promossa dall’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei e coinvolge inoltre la Fondazione Piccola Opera Charitas di Giulianova (Teramo), l’ospedale Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo e l’ospedale Fondazione Santa Lucia di Roma. A ciascuna struttura, spiega il Sacro Cuore Don Calabria in una nota, è stata affidata una parte dell’adorazione eucaristica dal titolo «Invece un samaritano» tratta dalla parabola del Vangelo di Luca in cui Gesù svela il significato del comandamento «Ama il prossimo come te stesso». «Don Calabria chiamava il medico “pietoso samaritano” ed esortava a pregare molto “perché il Divino Medico Gesù illumini il medico terreno nella cura”», spiega il vicepresidente dell’Irccs di Negrar, don Miguel Tofful. «Noi preghiamo anche per ringraziarlo dell’operato di quanti si dedicano ogni giorno alla cura di coloro che soffrono a causa della malattia. Non solo medici, ma anche infermieri, operatori socio-sanitari, volontari che frequentano i nostri ospedali e le nostre case di riposo. Li abbiamo considerati eroi durante la pandemia», conclude il calabriano, «ma adesso sembra che insieme al Covid si sia affievolita la doverosa riconoscenza che dobbiamo loro». •. C.M.

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