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Il patto d’amicizia con i Bure d’Europa si rinnova in Francia

Bure va alla conquista di Bure. Un gruppo di residenti nella frazione di San Pietro in Cariano partecipa ancora una volta al Raduno dei Bure d’Europa che, per la decima edizione, si svolgerà dal 16 al 19 agosto nel nord della Francia, a Burbure, Comune di 2.984 abitanti. Alcuni di loro hanno già preso parte ai precedenti appuntamenti, come quello del 2017 in Svizzera, ad Oberbüren. Altri, invece, sono alla prima esperienza. «La nostra partecipazione ai Bure d’Europa è iniziata nel 2003», spiega Giancarlo Paiola, anima del gruppo. «Cittadini di Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Inghilterra e Slovenia si ritrovano ogni due anni in amicizia e allegria, legati dal nome comune della località di provenienza. Ad ogni raduno si aggiungono nuove località e, oltre a rinsaldare i vincoli di amicizia con cittadini europei, cogliamo l’occasione per visitare località lungo il tragitto». Oltre alle visite previste a Burbure, infatti, la delegazione proveniente dalla Valpolicella farà una visita guidata alla città di Lille e alla Galleria del Tempo del nuovo museo Louvre-Lens sorto su un sito minerario dismesso. La partenza del gruppo da Bure è fissata il giorno dopo Ferragosto, per imbarcarsi all’aeroporto di Bergamo e arrivare oltralpe a quello di Charleroi. La sera stessa è prevista la partecipazione alla sfilata di Burbure e l’arrivo al villaggio Europabures 2019. Da lì partirà una girandola di iniziative, discorsi ufficiali, scambi di doni, cene, musica, balli, giochi ed escursioni a piedi. Alla serata di gala, sabato 17 agosto, i veronesi leggeranno una lettera di saluto del sindaco di San Pietro in Cariano, Gerardo Zantedeschi, residente nella frazione: insieme alla moglie Monica partecipò nel 2003 al primo raduno dei suoi compaesani a Bures 54, sempre in Francia. «Si rinnova anche quest’anno la bella iniziativa che mette insieme cittadini europei riuniti in nome della propria località», scrive Zantedeschi nel suo saluto. Ai «cugini» dei paesi omonimi saranno consegnati una bottiglia di vino prodotto con uve di Bure Alto, cru della Valpolicella vinicola, una frolla tipica di Verona, una ceramica artigianale raffigurante il balcone di Giulietta e Romeo, depliant turistici, il gagliardetto di San Pietro in Cariano e un libro fotografico con le bellezze di Verona. •

C.M.

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