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Generosità da record per il circolo La Baita

La Baita di Santa Maria di Negrar con il camion carico di 40 quintali di pasta per la mensa dei poveri
La Baita di Santa Maria di Negrar con il camion carico di 40 quintali di pasta per la mensa dei poveri
La Baita di Santa Maria di Negrar con il camion carico di 40 quintali di pasta per la mensa dei poveri
La Baita di Santa Maria di Negrar con il camion carico di 40 quintali di pasta per la mensa dei poveri

Venti quintali di prodotti alimentari da donare alla mensa dei poveri dei Frati del Barana, a Verona. Era questo l’obiettivo del progetto sociale promosso dal Circolo «La Baita», di Santa Maria di Negrar, nei mesi di aprile e maggio, per sostenere l’opera caritatevole che la mensa svolge a favore degli ultimi e di chi sta pagando caro le conseguenze della crisi economico e sociale dovuta al Covid-19. Ma la generosità di aderenti al Circolo, cittadini e associazioni tanto della frazione di Santa Maria quanto dell’intero territorio negrarese, ha permesso di fare anche di più. Sono 40 infatti i quintali di pasta acquistati grazie alle donazioni e trasportati sabato 5 giugno dalla Baita fino a Verona, per finire sulle tavole della mensa cittadina aperta a tutti coloro che hanno bisogno. I pasti serviti giornalmente al Barana vanno da un minimo di 80 a un massimo di 200, la domenica in particolare. La pasta, dunque, servirà a dare sostanza a questi pasti. E non è tutto qui. Dei 9.620 euro raccolti dal Circolo, guidato dal presidente Francesco Zantedeschi, solo 3mila circa sono stati usati per comprare la pasta e 6.205 euro vengono donati con assegno circolare all’associazione Betania francescana di Verona per coprire ulteriori bisogni. «Ringraziamo tutti coloro che hanno aderito, in particolare la Fondazione Orizzonti Futuri onlus e Valpolicella Benaco Banca, rinnovando la fiducia verso la serietà e la chiarezza operativa del Circolo» afferma Zantedeschi. Per Betania francescana si tratta di un dono grande in un periodo di pressanti necessità. «Con questa iniziativa, per la quale ringraziamo di cuore La Baita di Santa Maria, tocchiamo con mano cos’è la provvidenza», afferma la presidente dell’associazione, Maria Cristina Tezza. «Oltre alla mensa gestiamo, con i volontari, tanti altri servizi, come la spesa per 200 famiglie ogni mese, la fornitura di vestiti da uomo tutte le settimane, le docce. Abbiamo in progetto da tempo di migliorare quest’ultimo servizio, ora la donazione che arriva da Negrar sarà da sprono per iniziare». Zantedeschi e il direttivo del Circolo di Santa Maria avevano auspicato, per questo progetto a favore della mensa dei poveri, un coinvolgimento a tutto campo del territorio, e in particolare delle 32 associazioni operanti nel comune di Negrar e dei 20 amministratori comunali. Nel primo caso hanno risposto in sette, nel secondo in quattro. «Rispettiamo le scelte di ognuno, anche se speravamo in una maggiore adesione da questi due fronti», racconta Zantedeschi. «La raccolta ha comunque superato le nostre aspettative, in termini economici». Le associazioni che si sono fatte avanti, oltre alla Fondazione Orizzonti Futuri, sono il Comitato Magnalonga Settembrina, la parrocchia di Santa Maria in Progno, il Tamburello Arbizzano, il Team Old Baita, l’Associazione Residenti Montericco, il Calcio Arbizzano, l’Associazione Genitori Negrar, la Parrocchia Ortodossa Rumena e il gruppo Alpini di San Peretto. Sessantasei le persone comuni che, da sole o in coppia, hanno donato da 10 a 500 euro.•.

Camilla Madinelli

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