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San Pietro in Cariano

Incidente mortale in tangenziale: «Cerchiamo testimoni». Il ferito è un ballerino: carriera a rischio

L’impatto sulla provinciale 1, avvenuto poco dopo le 21, è stato violentissimo e i rottami si sono sparsi nel raggio di 200 metri
L’impatto sulla provinciale 1, avvenuto poco dopo le 21, è stato violentissimo e i rottami si sono sparsi nel raggio di 200 metri
L’impatto sulla provinciale 1, avvenuto poco dopo le 21, è stato violentissimo e i rottami si sono sparsi nel raggio di 200 metri
L’impatto sulla provinciale 1, avvenuto poco dopo le 21, è stato violentissimo e i rottami si sono sparsi nel raggio di 200 metri

«Aiutateci a ricostruire cosa esattamente è accaduto quella sera: chi ha assistito all’incidente si faccia vivo e contatti la Polizia Stradale».

A lanciare l’appello attraverso le colonne del nostro giornale è Alex Dal Cero, l’avvocato che assiste Marco Fogliato, 39 anni, di Bussolengo, rimasto coinvolto nello scontro mortale avvenuto sulla provinciale 1, in territorio di San Pietro in Cariano, la sera del 4 gennaio. Erano da poco passate le 21 di quel martedì sera, Fogliato era alla guida sua Mercedes Gla in tangenziale nord diretto in Valpolicella, quando a poco più di un chilometro dall’intersezione con la provinciale 4, dove la strada si restringe e non c’è più il guardrail a separare i due sensi di marcia, si è scontrato con un Bmw X5 che proveniva dalla direzione opposta. Un impatto così violento che la Bmw si è rovesciata disseminando rottami nel raggio di oltre 200 metri e il conducente, Vito Anastasia, 41 anni, autotrasportatore residente a Pastrengo, è deceduto sul colpo. Una morte a seguito della quale la procura ha aperto un fascicolo che vede indagato per omicidio stradale proprio Fogliato. Un atto dovuto, ricorda il suo legale, in attesa che le indagini svolte dalla Polizia stradale di Verona, che si è occupata dei rilievi, ricostruiscano la dinamica dell’incidente e le relative responsabilità. Una ricostruzione che, però, non sembra così semplice, tanto che la Stradale è tornata più volte, nei giorni successivi, sul luogo dello scontro, dove sull’asfalto non sarebbero rimaste tracce di frenata.

Mentre Fogliato, intrappolato tra le lamiere per quasi un’ora prima di essere estratto dai Vigili del fuoco, non ha mai perso conoscenza ma è rimasto ferito in maniera seria e di quegli attimi non ricorda niente. «L’unico suo ricordo è che viaggiava regolarmente sulla sua corsia, a bassa velocità», racconta Dal Cero, «poi più nulla, solo le lamiere che lo avvolgevano. Lo scontro, evidentemente, è stato così improvviso che non si è nemmeno reso conto dell’altra auto che sopraggiungeva». Fogliato, ballerino professionista già campione del mondo e d’Europa nelle danze caraibiche, si trova tuttora ricoverato a Borgo Trento, dove mercoledì ha subito un delicato intervento. Prostrato nel morale per la morte dell’altro conducente, che lascia la compagna e due bambine, si trova ora a dover fare i conti anche con pesanti conseguenze fisiche: fratture al bacino e alle gambe che rischiano di compromettere una brillante carriera. «La Polizia Stradale ci ha comunicato che all’arrivo della pattuglia non c’erano testimoni dello scontro», prosegue l’avvocato Dal Cero, «quando invece su diverse chat in Rete circolano fotografie in cui si vede chiaramente che sul luogo dell’incidente erano presenti altre persone, persino due camion. Invitiamo dunque chi ha assistito alla scena e ha visto qualcosa a farsi avanti, telefonando all’ufficio infortunistica del comando di Polizia Stradale, al numero 045.8090711, per aiutarci a fare chiarezza». •.

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