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Diritto alla salute, le nuove strategie

Immigrati e diritto alla salute: l’accordo per il servizio è stato rinnovato
Immigrati e diritto alla salute: l’accordo per il servizio è stato rinnovato
Immigrati e diritto alla salute: l’accordo per il servizio è stato rinnovato
Immigrati e diritto alla salute: l’accordo per il servizio è stato rinnovato

Una nuova sfida di solidarietà, proiettata nel 2023, a favore degli «invisibili» della società e del diritto universale alla salute. In un incontro a Villa Quaranta, a Ospedaletto, il Rotary Club Verona Nord e il Cesaim (Centro salute immigrati) hanno rinnovato la loro collaborazione. Un impegno grazie al quale finora si è potuto prestare cure mediche urgenti ed essenziali, nonché garantire farmaci salva-vita, a moltissime persone - ben 2.773 nel 2021 - che, a causa di diverse vicissitudini personali, risultano scoperte dall’assistenza del Sistema sanitario nazionale. Si tratta soprattutto di immigrati irregolari (fra il 5 e il 12 per cento della popolazione straniera nel Veronese), ma anche di italiani senza fissa dimora e, negli ultimi mesi, di cittadini ucraini giunti in Italia per sfuggire alla guerra. A Villa Quaranta, Gianfranco Rigoli e Gerardo Monteiro, rispettivamente presidente del Cesaim e collaboratore medico dell’associazione di volontariato nata nel 1993, hanno illustrato l’attività dell’ambulatorio a Palazzo della Sanità, a Verona, grazie a una convenzione con l’Ulss 9 Scaligera. Una équipe formata da una quarantina di medici e infermieri si prende cura, in modo gratuito, di questa fascia di popolazione debole e problematica, inviando i malati anche agli ospedali del territorio, se fosse necessario. Vengono inoltre assicurate visite pediatriche, ginecologiche, ortopediche, psichiatriche, dermatologiche. La presenza di alcuni radiologi permette anche di effettuare indagini ecografiche. Sempre l’Ulss 9 fornisce al Cesaim, oltre alla sede, aperta quattro giorni a settimana, gli strumenti necessari alle attività (nel 2021 sono state fatte 3.792 visite), e la possibilità di utilizzare il ricettario regionale per la prescrizione sia di prestazioni specialistiche che di medicinali eventualmente non presenti nella farmacia interna dell’associazione (la maggior parte delle medicine deriva dalle donazioni dal Banco Farmaceutico e dell’Ulss stessa). E a tutti gli utenti viene consegnato un modulo per il rilascio della tessera sanitaria provvisoria, da presentare ai distretti sanitari. Per il 2023, il progetto di tutela della salute sarà potenziato. E, spiega il presidente Rigoli, «grazie al supporto del Rotary Verona Nord, stiamo lavorando a tre nuovi progetti. Il primo, già in corso e parzialmente finanziato, riguarda l’aggiornamento del sistema informatico del Centro salute. Il secondo, già pronto ma in attesa di copertura, riguarda lo screening tubercolotico. Il terzo punta alla riapertura dell’ambulatorio odontoiatrico». Conclude quindi Geraldo Monteiro, medico specialista in Malattie infettive all’ospedale Don Calabria di Negrar: «Spesso gli immigrati arrivano nel nostro Paese sani, e si ammalano per l’estrema precarietà dei lavori in cui vengono impiegati: usuranti, pericolosi e sottopagati. Perciò spesso sono vittime di incidenti sul lavoro che peggiorano ulteriormente la loro condizione. Bisogna agire anche sulla prevenzione». •.

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