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Covid, maxi risparmio con gli aiuti degli alpini

Riconoscimenti Il gruppo degli alpini dell’Ana della Valpolicella
Riconoscimenti Il gruppo degli alpini dell’Ana della Valpolicella
Riconoscimenti Il gruppo degli alpini dell’Ana della Valpolicella
Riconoscimenti Il gruppo degli alpini dell’Ana della Valpolicella

Una targa ricordo per celebrare il prezioso lavoro svolto durante l’emergenza sanitaria durante la pandemia. A riceverla dalle mani del sindaco di Pescantina Davide Quarella e dell’assessore comunale Nicolò Rebonato, sono stati i volontari di protezione civile Ana (Associazione nazionale alpini) Valpolicella. La mobilitazione degli alpini durante il Covid in due anni ha mosso oltre mille volontari per poco più di settemila turni e ben 54.937 ore di lavoro, con la costante partecipazione anche dei volontari dell’associazione valpolicellese. È stato calcolato che la loro manodopera e il tempo dedicato hanno fatto risparmiare alle casse pubbliche 1,5 milioni di euro. L’amministrazione comunale di Pescantina ha voluto quindi omaggiare la squadra con una targa «in segno di riconoscenza e gratitudine per l’impegno speso con generosità, professionalità, spirito di sacrificio e profondo senso del dovere durante i mesi dell’emergenza sanitaria legata al Covid19, per garantire in maniera costante e impagabile aiuto e servizi alla comunità pescantinese», ricorda Rebonato. Nel corso della serata organizzata al teatro Bianchi di Pescantina sono state consegnate dal capogruppo Giuliano Zerbini e dal coordinatore di Ana Verona Filippo Carlucci una spilla commemorativa forgiata per l’occasione dalla sede nazionale delle Penne Nere. «Sono orgoglioso e commosso di quanto fatto dagli alpini e dai volontari della protezione civile sul nostro territorio e non solo», commenta Quarella. «Sono stati momenti terribili per tutti noi. Queste persone non hanno avuto paura di mettersi subito a disposizione degli altri anche di fronte a un virus sconosciuto». I volontari hanno ricordato i duri momenti dell’emergenza Covid: sono rimasti in prima linea dall’inizio, con la sanificazione delle strade e degli spazi, la spesa a domicilio per anziani, fragili, positivi, distribuzione delle mascherine casa per casa, allestimento di ospedali e reparti Covid e ancora, nei centri tampone e negli hub vaccinali. «Tengo molto alla squadra che sono sempre con me in trincea, un esempio di impegno: non si tirano mai indietro e sono sempre pronti ad aiutare il prossimo. Abbiamo tutti fatto del nostro meglio, di fronte a un qualcosa che non conoscevamo per nulla», aggiunge il caposquadra Giuliano Zerbini. «È stata sicuramente l’emergenza più difficile di sempre, nessuno era addestrato. I volontari sono preparati a intervenire in caso di calamità naturali: terremoti, inondazioni, frane. Ma la pandemia è stata molto di più. Tuttavia pure quest’emergenza ha trovato le penne nere ancora una volta in prima linea», conclude l’assessore alla protezione civile Rebonato. •.

Emanuele Zanini

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