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Conoscere i social dei figli per difenderli dai pericoli

Dentro la vita digitale dei figli. Non per controllarli, ma per capirne di più e acquisire gli strumenti necessari a stabilire regole o per intervenire, in caso di bisogno. Cinquantaquattro genitori hanno partecipato, la settimana scorsa, interagendo on line con gli educatori digitali del team CRU9 dell’Ulss 9, al primo incontro di formazione «On life! Una vita sempre connessa. Tra social e videogames». Promosso da assessorato alla Famiglia e alle politiche giovanili del Comune di Negrar, Istituto Comprensivo di Negrar e Agn-Associazione genitori Negrar, fa parte del più ampio progetto «CRU9 - Cyber relationship Ulss9», proposto dal Servizio educativo territoriale dell’Ulss 9. Insieme ai genitori, condotti per mano dagli esperti in queste tematiche, e dall’educatrice territoriale in servizio nel Comune, Natascia Martini, c’erano anche il sindaco Roberto Grison e l’assessore a Famiglia e politiche giovanili Franca Righetti. Domani, alle 20.30, va dunque «in onda», sulla piattaforma Meet, il secondo incontro della serie «On life». Oltre a chi si è già prenotato, decidendo di seguire l’intero percorso, le iscrizioni sono aperte anche per coloro che vogliano recuperare il tempo perduto e partecipare a un solo appuntamento. È necessario iscriversi, compilando un modulo disponibile al seguente link: http://bit.ly/corsoonlife. Info: tel. 045 6011731; mail natascia_martini@comunenegrar.it. La serata sarà condotta sempre in modo interattivo, in modo da coinvolgere al meglio anche gli adulti più restii o impacciati nell’entrare nelle dinamiche di social network e programmi di messaggistica, produzione o scambio video, parecchio utilizzati dai figli. Tik tok, ad esempio. «Molto insidioso, è studiato ad hoc per tenere incollati agli schermi molte ore bambini e ragazzi: per questo è necessario imporre elementi di sicurezza per proteggerli, come limitarne il tempo di utilizzo», dicono gli esperti del team CRU9. Del resto, avvertono, episodi di disagio o dipendenza generati da questo, come da altri social, si stanno moltiplicando. Mettervi freno, però, è possibile. «La chiave è una, per gli adulti: essere curiosi verso questo mondo e condividere questa curiosità con i ragazzi, in modo da poterli guidare e aiutare». •

C.M.

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