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Code quotidiane in tangenziale «È ora di risolvere il problema»

Lunghe code di veicoli sulla tangenziale nord verso Verona, dovute al restringimento delle carreggiate stradali in prossimità del casello Verona Nord dell’Autostrada 22 del Brennero. E infinite lamentele dei cittadini di Valpolicella e Valdadige che puntualmente, andando o tornando dal lavoro, si ritrovano imbottigliati e costretti ad attese talvolta estenuanti. Accade da qualche anno e la situazione non è migliorata nemmeno nel 2020, l’anno della pandemia, ad eccezione del periodo primaverile di lockdown totale che ha stravolto il flusso degli spostamenti e le abitudini. Il restringimento c’è e l’impatto sulla circolazione permane, soprattutto negli orari di punta del mattino e della sera, oppure nei giorni festivi per i rientri da una giornata trascorsa al lago o in montagna. Durante la settimana, alle 7.30 tutto il rettilineo che precede l’innesto con le tangenziali verso Verona o Villafranca, oltre che con l’autostrada, è un lungo serpentone di veicoli. Per percorrere pochi chilometri i tempi sono diventati ormai inaccettabili, soprattutto per i lavoratori. «Urge una soluzione al problema, la situazione nelle ore di punta è per molti utenti insostenibile per le file interminabili di mezzi e non va sottovalutato neppure il problema dell’inquinamento», avvisa il sindaco di San Pietro in Cariano, Gerardo Zantedeschi. Per questo, all’alba del 2021, il primo cittadino carianese non ha alcuna intenzione di mollare l’osso e ricorda che risale ormai all’estate di due anni fa la richiesta di sollecito dei lavori inviata all’Autostrada del Brennero, a Veneto Strade e alla Provincia da lui e altri otto sindaci di Valpolicella e Valdadige, ossia i primi cittadini di Negrar, Fumane, Marano, Sant’Ambrogio, Pescantina, Sant’Anna d’Alfaedo, Dolcè e Brentino Belluno. Per i nove sindaci è più che mai necessaria una nuova viabilità di accesso e transito da quello snodo particolarmente congestionato, in cui gli ingorghi sono diventati una costante. «La società autostrade ci rispose tempestivamente, elencandoci per iscritto tutti i lavori inseriti nel progetto di miglioramento della viabilità in corrispondenza della stazione autostradale di Verona Nord, lavori il cui inizio era previsto nei primi mesi del 2020», spiega Zantedeschi. «Tra questi c’era anche il tanto atteso allargamento della tangenziale nel tratto proveniente da nord e che conduce all’innesto con il piazzale del casello, così da creare due corsie di transito ed eliminare la strozzatura che genera i rallentamenti». E dunque? «Del cantiere non abbiamo saputo né visto più nulla, se non qualche timido segnale la scorsa primavera che poi non è sfociato in niente», prosegue Zantedeschi. «Sappiamo che l’anno scorso è stato terribile e che la pandemia ha generato ritardi e problemi. Ma intanto le code interminabili continuano». •

Camilla Madinelli

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