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Cambia il parroco Don Castellani va Arriva don Simone

Ottobre 2013, ottobre 2022. Dopo nove anni esatti trascorsi a Pedemonte come parroco, don Alessandro Castellani, classe 1972, fresco di venticinquesimo di sacerdozio, si prepara a trasferirsi a Sant’Ambrogio di Valpolicella, dove guiderà l’Unità pastorale formata dalle otto parrocchie limitrofe. Don Alessandro saluterà i parrocchiani di Pedemonte a margine delle messe domani e domenica. «Sono trascorsi nove anni», commenta. «siamo passati, soprattutto, attraverso i tanti disagi causati dalla pandemia; e ora spirano venti di guerra. Però credo che queste difficoltà ci abbiano aiutati a recuperare ciò che conta davvero; a ritrovarci vivi attorno all’Eucaristia». «Inoltre», prosegue, «abbiamo avviato quel grande «cantiere» che porterà anche Pedemonte a unirsi ad altre parrocchie di San Pietro in Cariano e di Negrar per formare l’Unità pastorale. Per esempio, abbiamo costituito insieme l’emporio solidale e altre iniziative comuni». E guardando al futuro? Don Alessandro sorride: «Un po’ di timore c’è», ammette, «soprattutto perché passo da un’unica parrocchia alle otto dell’Unità pastorale di Sant’Ambrogio. Ma non affronterò questo incarico da solo. Con me ci saranno altri due sacerdoti». Aggiunge: «Anche la Diocesi tutta sta vivendo un momento di passaggio importante con il cambio del vescovo». Fra gli ultimi impegni di don Alessandro a Pedemonte, c’è stata la Missione parrocchiale di Assisi e di Todi accompagnata dai frati francescani. Un’esperienza arricchente per la comunità il cui ricordo si trova ora fissato nel nuovo murales, dipinto accanto al capitello della madonna sul Colle Castelletto. L’opera, curata dal Gruppo custode del capitello, raffigura appunto un frate francescano in cammino, assorto nella preghiera: è stato benedetto da don Alessandro insieme a fra’ Vito D’Amato di Todi, alla presenza dell’ideatore Renato Tedeschi e altri parrocchiani. A Pedemonte, è fissato per il 15 ottobre l’ingresso del nuovo parroco: si tratta di don Simone Borchia, quarantaseienne, finora parroco a Rizza, dove era arrivato nel 2011. Don Simone ha detto, salutando i fedeli di Rizza: «Ora c’è ovviamente molto dispiacere per il distacco, soprattutto dalle tante persone conosciute qui, ma sento anche il desiderio di vivere un nuovo capitolo della mia vita con la speranza di continuare a crescere nella mia fede, che equivale anche a crescere nel servizio alla comunità».•. L.C.

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