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Bonifica di Ca’ Filissine, «sì» definitivo al piano dei lavori

Discarica di Ca’ Filissine, il progetto per la bonifica e messa in sicurezza del sito è stato approvato
Discarica di Ca’ Filissine, il progetto per la bonifica e messa in sicurezza del sito è stato approvato
Discarica di Ca’ Filissine, il progetto per la bonifica e messa in sicurezza del sito è stato approvato
Discarica di Ca’ Filissine, il progetto per la bonifica e messa in sicurezza del sito è stato approvato

Approvato definitivamente il progetto di bonifica e messa in sicurezza della discarica di Ca’ Filissine. Alla Conferenza dei servizi, ieri, in Provincia, hanno partecipato la Regione con il dottor Paolo Campaci e lo staff tecnico, la Provincia di Verona col dottor Paolo Malesani e collaboratori, l’Arpav con la Francesca Predicatori e staff, il Comune di Pescantina col sindaco Davide Quarella, il vicesindaco Davide Pedrotti e il capo dell’Ufficio tecnico Bruno Fantinati, Acque Veronesi con Massimo Carmagnani. Il progetto presentato, redatto dall’ingegner Emanuele Albrigi dello studio Georicerche, era quello illustrato in Consiglio comunale a novembre 2019 e che registrava alcune modifiche, rispetto alla precedente versione. Infatti, dopo le analisi dell’Arpav che, a novembre 2017, avevano messo in luce la presenza di Pfas, diffusa a valle nelle acque di falda ad uso non potabile, in base ai desiderata della Regione e Arpav stessa, era avvenuto il cambio della tecnica scelta nell’ultima versione del progetto di bonifica e messa in sicurezza della discarica. Si è passati cioé dall’«air sparging», ossidazione in situ, alla progettazione di una barriera idraulica per trattare l’acqua di falda, che interviene sull’abbattimento dei Pfas. Per il resto, il quadro generale del progetto non era cambiato e le altre fasi di bonifica prevedono ancora l’asportazione del percolato, la creazione di un profilo per il deflusso delle acque meteoriche, senza che queste ricadano nel catino della discarica dando origine a nuovo percolato, e la captazione delle acque meteoriche e del biogas. I tempi di attuazione del progetto erano stati previsti in otto anni, cui ne seguiranno altri 30 di controllo del post mortem. La società attuatrice nel frattempo è passata dalla statale Sogesid a Veneto Acque, in capo alla Regione Veneto che potrà utilizzare i 65 milioni stanziati dal ministero dell’Ambiente per la bonifica. «Oggi», spiega il sindaco Quarella, «il progetto definitivo, con queste caratteristiche, è stato approvato con alcune prescrizioni che riguardano una maggior attenzione ai possibili disagi causati dal cantiere alla popolazione. Il prossimo passo sarà la validazione del progetto, effettuata da una società incaricata, al fine di garantire la possibilità di appaltare i lavori che saranno gestiti dalla Regione attraverso la società Veneto Acque. La gara sarà europea, dato l’importo dell’operazione, e l’augurio è che le attività del cantiere per la bonifica possano iniziare nel 2021. Il cronoprogramma è di otto anni, ma potrebbe essere migliorato in sede di gara». •

L.C.

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