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San Pietro in Cariano

Alla casa di riposo arriva la "stanza degli abbracci": Carlo abbraccia il fratello dopo mesi

La stanza degli abbracci a San Pietro in Cariano (video Pecora)
La stanza degli abbracci a San Pietro in Cariano (video Pecora)
Stanza degli abbracci a San Pietro in Cariano (video Pecora)

È stata inaugurata stamattina all'Ipab Veronesi dr. Germano di San Pietro in Cariano, in via Beethoven, la stanza degli abbracci a disposizione di ospiti e familiari.

Si tratta di un gazebo con pareti trasparenti e due manicotti in cui infilare mani e braccia per toccare, accarezzare o abbracciare il proprio parente aldilà della struttura in totale sicurezza, senza rischi di contagio. La stanza degli abbracci è stata montata all'interno della casa di riposo, nell'ala verso il municipio, ma al bisogno potrà anche essere spostata all'aperto.

I primi a poterla usare, stamane durante l'inaugurazione, sono stati i fratelli Carlo, ospite di San Pietro, e Renato Beber arrivato appositamente da Verona.

 

Questa stanza speciale, attraverso cui arginare l'isolamento e la distanza necessari per evitare contagi ma duri da sopportare, è costata 4mila euro circa ed è stata donata all'Ipab di San Pietro dal Lions Club Valpolicella guidato dal presidente Paolo Colombo. La generosità del gruppo è stata sottolineata dal presidente del Consiglio di amministrazione della casa di riposo, Davide Fasoli, che ha voluto ringraziare sia i Lions che tutti coloro che si sono prodigati nell'ultimo anno per affrontare la pandemia: "Per la professionalità, l'impegno, la dedizione costante ringrazio la direttrice dell'Ipab Roberta Tentonello, infermieri, fisioterapisti e operatori che non hanno mai mollato nemmeno nei momenti più difficili, l'amministrazione comunale e soprattutto il sindaco Gerardo Zantedeschi che è sempre stato vicino alla casa di riposo, le persone che fin qui ci hanno sostenuto con donazioni".

Un pensiero Fasoli l'ha rivolto inoltre a chi compone, insieme a lui, il Cda della struttura per anziani: Chiara Turri, Alessandra Marconi, Renzo Nicolis e Paolo Lonardi. Durante la prima ondata dell'epidemia da Covid-19, il Cda lanciò l'idea di una raccolta fondi destinati all'acquisto di tablet da usare per mettere in comunicazione telefonica e visiva gli ospiti con i loro cari. Andò bene e fu una gara di solidarietà che scaldo i cuori in un momento difficile. Altre donazioni sono arrivate anche in seguito. E ora è arrivata anche la stanza degli abbracci. Per i Lions non è voluto mancare nemmeno il governatore del Distretto di cui fa parte il club della Valpolicella, Leonardo Di Noi. "Dove c'è bisogno i Lions ci sono" ha detto, ricordando che il gruppo è stato il primo del Distretto (53 club, 1.850 soci) a donare una stanza degli abbracci.

 

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Camilla Madinelli

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