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Aveva 84 anni

Addio a Gaetano Bertani, in lutto il mondo del vino

Aveva 84 anni
Gaetano Bertani
Gaetano Bertani
Gaetano Bertani
Gaetano Bertani

Verona e la Valpolicella dicono addio a uno dei padri dell’Amarone, Gaetano Bertani, un uomo distinto e cordiale che ha dedicato la vita al vino e ha saputo rinnovarsi pur rimanendo fedele alla tradizione. Un uomo innamorato della Borgogna, da cui diceva che c’era molto da imparare. Un imprenditore che sapeva osservare e ascoltare.

Bertani è morto venerdì all’età di 84 anni. Era nato nel 1936, lo stesso anno in cui nelle cantine di Negrar acquistate in seguito dalla sua famiglia, la cui storia era già da parecchie generazioni intrecciata alla vite, veniva coniato il termine Amarone per un vino allora agli esordi ma destinato a farsi strada nel mondo. Insieme ai figli Giovanni e Guglielmo, con a fianco sempre la moglie Bianca, continuava a creare i vini della Valpolicella a modo suo con l’azienda Tenuta Santa Maria di Negrar, a Novare di Arbizzano, di cui era fondatore e titolare.

Il funerale viene celebrato domani, alle 10.30, nella basilica di Santa Anastasia. Oltre alla moglie, ai figli e alle nuore, Bertani lascia i piccoli nipoti Giovanni e Gaetano a cui era molto affezionato. A dare la notizia della sua scomparsa è stata la stessa famiglia, attraverso un post sui social: «Con immenso dolore annunciamo la morte improvvisa di Gaetano Bertani, fondatore e titolare di Tenuta Santa Maria nonché patron per moltissimi anni della Cav. G. B. Bertani».

Immediati sul social i messaggi di condoglianze, affetto, riconoscenza e stima rivolti alla famiglia in memoria sia dell’imprenditore sia della persona che era, a partire da quello del presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella Christian Marchesini. «La sua amicizia è stata un onore per me», aggiunge il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani. «Era una bella e cara persona». Proprio Veronafiere, dal presidente Maurizio Danese al direttore Mantovani, dai dirigenti ai collaboratori, lo ricorda come «appassionato viticoltore, signore dell’Amarone, prezioso amico di Vinitaly». Per altri che lo hanno conosciuto se ne va «un mito per Valpolicella e Valpantena». Gaetano Bertani ha fondato negli anni Novanta Tenuta Santa Maria, il suo personale progetto vitivinicolo con cui ha continuato a sviluppare una filosofia produttiva in equilibrio tra lo stile classico da sempre sinonimo di Bertani agli ultimi progressi del settore enologico. Era lui, con la moglie, l’anima di villa Mosconi Bertani a Novare: oltre a renderla il cuore dell’azienda, insieme a Bianca e ai figli l’ha trasformata in un propulsore culturale per l’intera zona ospitando eventi teatrali e musicali, incontri letterari, manifestazioni legate al vino in stretta collaborazione con il Comune di Negrar di Valpolicella.

«Era profondamente convinto che al territorio bisognasse dare e non solo ricevere, ed era quello che faceva», sottolinea l’assessore alla cultura del Comune di Negrar, Camilla Coeli. «Lui era onorato di poter fare qualcosa per la Valpolicella ed è stato sempre disponibile, insieme a tutta la famiglia, nel mettere a disposizione le sale della villa di Novare e il parco. Non dimenticheremo la sua generosità, il suo amore spassionato per la villa, la sua dedizione al vino».

Camilla Madinelli

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