Brutta avventura per tre ragazze veronesi ieri sul Pasubio. Le giovani sono rimaste bloccate lungo il sentiero delle 52 Gallerie che conduce dalla Bocchetta Campiglia alle Porte del Pasubio a quasi 2.000 metri d'altitudine.
Secondo una prima ricostruzione, le tre escursioniste erano partite nella mattinata di ieri alla volta del famoso percorso montano realizzato durante la Grande guerra. Solo una volta salite lungo il sentiero si sono rese conto della consistente quantità di neve ancora presente in quota, ben più del previsto. Con un abbigliamento ed equipaggiamento non completo, le ragazze sono rimaste bloccate, anche a causa di un forte dolore ad un'anca che ha colpito una delle tre durante la camminata e che ha impedito di proseguire l'escursione.
Nonostante tutto, seppur con grande fatica, sono riuscite a raggiungere il rifugio Achille Papa, che però è ancora chiuso. Le giovani, infreddolite e spaventate, hanno chiamato i soccorsi. Il 118 ha allertato una squadra del Soccorso alpino di Schio che è partito alla volta del percorso sul Pasubio, percorso a piedi, vista la presenza ancora di neve in diversi punti. I soccorritori hanno raggiunto le ragazze nel tardo pomeriggio, riportandole indietro fino alla loro automobile.
Alcuni giorni fa era accaduto un episodio simile sempre lungo la strada delle Gallerie del Pasubio. Tre ventenni vicentini, in tuta e scarpe da ginnastica, erano stati sorpresi da un temporale e avevano perso la traccia in discesa tagliando dritti nel bosco. A quel punto hanno chiesto aiuto. I soccorritori li hanno ritrovati infreddoliti, riaccompagnandoli alla loro auto. Il
Soccorso alpino vicentino ricorda che, a causa delle straordinarie precipitazioni di questo inverno, tutta la sommità del Monte Pasubio è ancora difficile da raggiungere per la massiccia presenza di neve dai 1.400-1.600 metri di quota in su. La Strada delle gallerie è bloccata all'altezza della venticinquesima galleria e anche altri tracciati della zona sono colmi di neve. Su tutte incombe il rischio di caduta di materiale dai versanti a causa del disgelo. Una situazione da non sottovalutare anche in certi punti delle montagne veronesi.