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Danni per 5,5 milioni di euro

Tornado d'agosto, a distanza di un anno arrivano i primi risarcimenti

Le pratiche riguardano 376 famiglie colpite dalle emergenze dei giorni 23 e 29 agosto 2020
Le macerie del palazzetto dello sport di Montecchia di Crosara distrutto dal tornado del 29 agosto 2020
Le macerie del palazzetto dello sport di Montecchia di Crosara distrutto dal tornado del 29 agosto 2020
Le macerie del palazzetto dello sport di Montecchia di Crosara distrutto dal tornado del 29 agosto 2020
Le macerie del palazzetto dello sport di Montecchia di Crosara distrutto dal tornado del 29 agosto 2020

Maltempo dell’agosto 2020, al via i primi ristori: li ha previsti il presidente della Regione Veneto Luca Zaia da Commissario delegato per gli eventi della doppia emergenza metereologica del 23 e del 29 agosto dello scorso anno. L’ordinanza numero 2 impegna le risorse finanziarie per gli interventi di primo sostegno, cioè indennizzo massimo di 5 mila euro, per i 376 nuclei familiari di Montecchia di Crosara, Caldiero, Pescantina, Trevenzuolo, Roncà, San Pietro in Cariano, Soave, San Martino Buon Albergo, Illasi, Bussolengo, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Lavagno, Belfiore e Colognola ai Colli.

Il caso è rappresentato da quest’ultimo paese al quale è previsto di erogare il primo aiuto limitatamente alle 6 aziende danneggiate rinviando i ristori ai 78 cittadini colpiti ad un secondo momento. Di questo elenco, solo Lavagno non ha registrato danni alle aziende, circostanza verificatasi invece anche a Badia Calavena e Velo Veronese dove danni alle abitazioni non ce ne sono stati.

Il totale del danno in provincia è di 5 milioni 558mila 850,77 euro al netto dei risarcimenti assicurativi con cui 83 famiglie hanno visto ristorato in tutto o in parte il danno subito: i primi aiuti, al massimo 5mila euro, valgono 874mila 861 euro e la differenza, cioè 4milioni 683mila 989,77 euro, sarà erogata con una successiva assegnazione. Lo stesso accadrà per le attività produttive per le quali è previsto un primo aiuto per 20mila euro al massimo: su un danno totale per 3 milioni 587mila 530,99 euro il ristoro arriva a un milione 296mila 663,68 rimandando a successiva assegnazione ciò che manca. È il quadro che salta fuori estrapolando dagli allegati all’ordinanza i dati relativi ai danni nella nostra provincia.

La contabilità speciale ha a disposizione al momento 17milioni 677mila 926,18 euro, cifra ampiamente sufficiente per provvedere ai primi aiuti. I 1551 cittadini danneggiati tra Verona, Vicenza, Padova e Belluno in quella doppia emergenza meteo riceveranno complessivamente 3 milioni 765mila 7,88 euro (con la differenza da erogare successivamente per 18 milioni 965mila 378,05 euro) mentre alle 375 aziende colpite nelle quattro province andranno indennizzi per 4 milioni 716mila 845,80 (12.099.579,79 euro in seconda assegnazione).

Saranno i Comuni a doversi occupare dell’istruttoria per determinare, sulla base della documentazione presentata dagli interessati, gli importi da erogare: dalla comunicazione di avvio pratica ci saranno 20 giorni di tempo (prorogabili fino massimo a 60) per presentare la documentazione richiesta, dopodiché i Comuni dovranno determinare entro 15 giorni l’importo del contributo liquidabile. Una volta ricevute le risorse, i Comuni avranno dieci giorni di tempo per erogare i contributi.

Dalla liquidazione, entro 60 giorni, toccherà sempre ai Comuni effettuare le verifiche a campione sulla veridicità dei fatti e delle circostanze contenute nelle autocertificazioni presentate. In provincia sono 14 i paesi che hanno subito danni: ai 117 cittadini di Montecchia di Crosara colpiti dal tornado arriveranno fondi per 196.780,3 euro di ristoro iniziale ai cittadini (restano 80.816,8) e alle 15 attività produttive (il comparto agricolo è fuori contabilità perché di competenza di Avepa) 196.779,7 euro su un danno di 277.597,1. Segue Colognola ai Colli, poi Caldiero (40 famiglie, 8 aziende), Pescantina (39 famiglie, 11 ditte), Trevenzuolo (33 famiglie, 11 aziende), Roncà (20 famiglie e 2 aziende) scendendo progressivamente con San Pietro in Cariano, Soave, San Martino Buon Albergo, Illasi, Bussolengo, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Lavagno e Belfiore.

Paola Dalli Cani

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