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Dramma sfiorato sulla Provinciale 18

Mamma e tre bimbe
si schiantano in auto
Paura, ma tutte illese

Dramma sfiorato sulla Provinciale 18
L’auto su cui viaggiava la mamma con le sue tre bambine
L’auto su cui viaggiava la mamma con le sue tre bambine
L’auto su cui viaggiava la mamma con le sue tre bambine
L’auto su cui viaggiava la mamma con le sue tre bambine

Perde il controllo dell’auto sulla quale sta viaggiando con le sue bambine, rispettivamente di otto, cinque e due anni. La macchina sbanda, trancia di netto un palo della pubblica illuminazione, abbatte il pilastro di una cancellata e poi carambola cappottandosi sulla carreggiata. Una scheggia impazzita, che si è fermata dopo aver strisciato una trentina di metri sull’asfalto ed aver urtato un’utilitaria che era in procinto di svoltare. Fortunatamente, la mamma 37enne che si trovava al volante dell’Opel Zafira, ridotta ad un groviglio di lamiere, e le sue tre figliolette se la sono cavata solo con leggere ferite e qualche contusione. Praticamente illese.

 

Anche se per loro non sarà di sicuro facile dimenticare il grosso spavento rimediato nello schianto che ha fatto inizialmente temere il peggio ai soccorritori. Se non è un miracolo, di quelli che spingono i credenti ad accendere subito un cero alla Madonna, poco ci manca quello accaduto nel primo pomeriggio di ieri, ad Albaredo, lungo la Provinciale 18. Erano le 14.15 di lunedì quando M.G., una parrucchiera residente a Bonavigo e in arrivo da Coriano, giunta all’altezza delle ex piscine, all’incrocio tra via Serega e via Teiolo, ha iniziato a sbandare.

 

La donna, tradita forse da un malore, una distrazione o un guasto meccanico - le cause e la dinamica del terribile impatto sono al vaglio dei carabinieri di Minerbe intervenuti sul posto con il personale del 118, i vigili del fuoco del distaccamento di Caldiero e la polizia locale di Albaredo - è uscita di strada ed è finita sulla banchina laterale. A quel punto, l’Opel si è impennata e ha spezzato in due un lampione per poi piombare sul pilone in cemento armato della recinzione di una casa. Due «ostacoli» che si sono trasformati in una sorta di trampolino di lancio facendo letteralmente planare la macchina con la famiglia a bordo per diversi metri dopo essersi capovolta all’altezza del civico 36. Proprio in quel momento sopraggiungeva sulla corsia opposta una Fiat Punto, condotta da E.G., 27 anni, residente a Ronco, e lo scontro è stato inevitabile.

 

La carrozzeria dell’utilitaria è rimasta danneggiata mentre il ragazzo non ha riportato nemmeno un graffio. Immediatamente, la giovane mamma, rimasta sempre cosciente, e le sue bambine, protette sul sedile posteriore dalle cinture di sicurezza, sono state aiutate ad uscire dall’abitacolo tutto ammaccato da alcuni passanti in attesa dell’arrivo dei soccorritori. Attimi disperati, in cui la 37enne più che a se stessa ha pensato subito alle figliolette nel timore che fosse successo loro qualcosa. Fortuna ha invece voluto che le piccole erano tutte sane e salve, al pari della mamma, e che quel terribile «volo» sulla Provinciale non abbia trasformato la Opel in una trappola infernale.

 

La parrucchiera, titolare di un salone ad Albaredo, e le tre bambine sono state trasferite in ambulanza all’ospedale di San Bonifacio dove sono state medicate e sottoposte ad accertamenti. Nel frattempo venivano raggiunte dal marito e papà, precipitatosi con il cuore in gola al «Fracastoro», mentre il padre della donna arrivava sul luogo dell’incidente. Un dramma sfiorato, che ha creato disagi alla circolazione con traffico regolato a senso unico alternato per quasi tre ore: il tempo di completare i rilievi, rimuovere i mezzi incidentati e permettere la pulizia dell’asfalto, disseminato di detriti, da parte della ditta «Sicurezza e Ambiente». • Ha collaborato Paola Bosaro

Stefano Nicoli

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