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Dopo due giorni di ricerche

Trovato in un canalone il corpo senza vita del trentenne disperso in Lessinia

L'auto di Alin trovata in Lessinia
L'auto di Alin trovata in Lessinia
L'auto di Alin trovata in Lessinia
L'auto di Alin trovata in Lessinia

È stato trovato in fondo a un canalone il corpo senza vita del trentenne rumeno Martin Florentin Alin residente a Grezzana, occupato in un’azienda del paese, disperso in Lessinia da sabato pomeriggio e per il quale si era mobilitata un'imponente macchina dei soccorsi. Secondo la testimonianza della moglie, l’uomo sarebbe partito da casa verso le 14.30 per un giro in montagna, ma alle 18.30 del giorno dopo, domenica, non era ancora rientrato ed è scattata allora la denuncia di scomparsa ai carabinieri.

La segnalazione della targa dell’auto aveva portato a trovarla parcheggiata al Colle di Branchetto, sulla strada provinciale 6, nel pressi del bivio che porta verso il Monte Tomba. Nelle ricerche fra alta Lessinia e Carega erano stati impegnati i carabinieri di Grezzana con il supporto dei colleghi della stazione di Bosco Chiesanuova, i carabinieri forestali della stazione lessinica, i vigili del fuoco di Verona, i volontari della stazione di Verona del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico e la Protezione civile di Bosco.

 

AGGIORNAMENTO ORE 18

Il corpo è stato ritrovato dopo che, grazie a nuovi elementi riscontrati dai carabinieri, Soccorso alpino di Verona e Vigili del fuoco hanno ristretto ulteriormente le ricerche nelle vicinanze della macchina dell'uomo.

Una squadra in particolare è scesa in un canalone non percorso da sentieri ed è riuscita a scorgere il corpo senza vita nascosto dalla neve. Sul posto è quindi arrivato l'elicottero di Verona emergenza che ha sbarcato in hovering nelle vicinanze tecnico di elisoccorso ed equipe medica, che ha solamente potuto constatare il decesso.

Alle ricerche hanno partecipato anche le squadre di soccorso del 4° Reggimento alpini paracadutisti di stanza a Montorio e i carabinieri di Roveré.

 

AGGIORNAMENTO ORE 18.30

I carabinieri hanno comunicato che il gesto volontario è l'ipotesi investigativa più accreditata

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