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Sullo storico organo le mani di un talento

Amarilli Voltolina con Pelayo e gli altri studenti che hanno partecipato al corso FOTO AMATO
Amarilli Voltolina con Pelayo e gli altri studenti che hanno partecipato al corso FOTO AMATO
Amarilli Voltolina con Pelayo e gli altri studenti che hanno partecipato al corso FOTO AMATO
Amarilli Voltolina con Pelayo e gli altri studenti che hanno partecipato al corso FOTO AMATO

Si conclude oggi alle 17.30, con il concerto finale nella chiesa di Valdiporro, per l'undicesimo anno consecutivo, la settimana di corso estivo di perfezionamento sull’organo storico costruito da Pietro Cavalletti nel 1787. Il corso è promosso dall’Associazione musicale «Mario Voltolina» di Padova che tra i suoi principali obiettivi ha la valorizzazione degli organi storici considerati patrimonio dell’umanità, e accoglie studenti del Conservatorio, ma anche amatori e appassionati desiderosi di consolidare la propria formazione organistica. Quest’anno ha avuto anche un tocco di internazionalità con la partecipazione del giovane talento spagnolo Pelayo, studente del Conservatorio di Palencia. «Studio organo da quattro anni e me ne mancano ancora due per finire», spiega Pelayo. «Ho scoperto su Facebook l’esistenza di questo corso e ho deciso di partecipare. Conosco diversi organi storici spagnoli, ma è la prima volta che affronto una tastiera su un organo storico italiano e ho scoperto che certe differenze nel suono sono sensibili, ma in verità non tanto come mi aspettavo», riconosce, dicendosi soddisfatto di affrontare il pubblico per il concerto. È quanto faranno anche gli altri corsisti, otto in tutto, equamente suddivisi fra maschi e femmine, segno di un interesse per lo strumento che travalica le caratteristiche di genere e unisce tutti attorno alla musica e all’interpretazione. Direttore artistico e docente del corso, la professoressa e concertista Amarilli Voltolina, ha dettato l’argomento di quest’anno che gli studenti hanno affrontato in questa settimana e che presenteranno la concerto: «La forma Ciaccona e Passacaglia dal Seicento al Novecento nella letteratura per organo» con lo studio e l’esecuzione di musiche di Storace, Frescobaldi, Fischer, Muffat, Kerll, Cabanilles, Buxtehude, Pachelbel, Walther, Bach, Haendel, Franck, Reger e altri autori. Non è stato solo studio sugli spartiti, ma anche visite guidate agli organi storici della Lessinia, da quello di Bosco, accompagnati dal maestro Walter Valbusa che lo conosce in maniera approfondita, a quello di Erbezzo, che è stato costruito da Gaetano Amigazzi nel 1735. L’ingresso al concerto è libero e al termine saranno distribuiti i diplomi ai partecipanti al corso di perfezionamento che è proposto in collaborazione con l’Associazione donne di Lessinia e gode del patrocinio di Regione, Provincia e Comune, con il sostegno del gruppo XIII Comuni di Valdiporro, del Consorzio Bim Adige e di Armelin Musica di Padova. •

V.Z.

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