<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Speriamo di riprendere a fine mese»

Nei due giorni di colore giallo, il 3 e 4 gennaio, ci sono state un centinaio di persone che hanno fatto un’uscita sulla neve con le ciaspole, condotte dalle guide ambientali escursionistiche di «Emozioni in movimento». «Abbiamo organizzato tre uscite per giorno, con gruppi di una decina di persone, tutti distanziati e con mascherina. La richiesta è stata altissima, nonostante fossero giorni feriali, tant’è che abbiamo dovuto replicare le uscite», racconta Gianmarco Lazzarin, guida ambientale escursionistica. Ora con la zona arancione le attività sono bloccate. «Speriamo di riprendere a fine mese», confida, «perché lo scorso anno, con pochissima neve, solo sul versante in ombra del Valon del Malera, abbiamo organizzato fino a fine febbraio ben 27 uscite. Per ora siamo fermi, usciamo solo noi guide per preparare i percorsi da ripetere appena la situazione si sblocca». Fabio Gorian, coordinatore regionale di Aigae, associazione italiana guide ambientali escursionistiche, ribadisce che come coordinamento hanno diramato ai propri iscritti la direttiva di non organizzare nulla e non accompagnare nessuno finché resta in vigore la zona arancione. «Come associazione abbiamo rivolto un quesito al ministero per sapere se la conduzione di gruppi di ciaspolatori possa essere inclusa fra le attività sportive che beneficiano della deroga. Ci sono diverse interpretazioni su un testo non chiarissimo e siamo in attesa di una risposta».

V.Z.

Suggerimenti