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Selva di Progno

Spari fin dal mattino alla festa dei trombini di San Bartolomeo delle Montagne

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Festa dei trombini a Selva di Progno
Festa dei trombini a Selva di Progno
Selva di Progno, festa dei trombini (video Bicego)

Sono stati gli spari del risveglio, riecheggiando dal monte Quarto, a dare il via al 46° anniversario della fondazione dell’associazione folcloristica I trombini di San Bartolomeo delle Montagne. Sfilate in abiti tradizionali e sarabande di spari hanno accompagnato la festa voluta dal nuovo presidente Giulio Carradore, supportato da direttivo e soci. Per l’occasione, è stato salutato l’ingresso ufficiale di una nuova leva nelle fila del sodalizio culturale che conta trentacinque iscritti, tra venticinque sparatori esperti e donne portabandiera incaricate di distribuire le cariche.

Le strade della piccola frazione di Selva di Progno si sono animate dal mattino con i canti e i balli del Gruppo folkloristico trevigiano. Cuore della manifestazione è stato l’oratorio della Santissima Trinità, recentemente restaurato, che è anche sede del gruppo. Alla Messa, celebrata sul sagrato da don Michele Valdegamberi, è seguita la benedizione di un nuovo trombino. Dalla chiesetta al vicino Museo che custodisce informazioni su storia, costruzione e uso degli «s-ciopi» che i trombonieri di San Bortolo maneggiano con abilità. «Due luoghi che avevano urgente bisogno di manutenzione», ha ricordato Marco Antonio Cappelletti, sindaco di Selva di Progno, annunciando l’avvenuta sistemazione di oratorio e sede museale. «Ancora una volta le istituzioni si sono fatte trovare pronte e disponibili», ha sottolineato, ringraziando per il contributo erogato il Parco naturale della Lessinia con la Comunità montana e il Bima, presenti con alcune rappresentanze. Inoltre, hanno partecipato ai festeggiamenti i primi cittadini e rappresentanti dei Comuni di Tregnago, Illasi, Badia Calavena, Vestenanova, Brentino Belluno, Crespadoro e Altissimo.

A chiudere la cerimonia è stata la poesia di Gianni Rodari recitata dai bambini e dalle bambine della scuola dell’infanzia di San Bortolo. Un inno alla pace, come la storia del «Trombino Giacomino» che i piccoli hanno scritto per il museo nel progetto «La carovana dei pacifici». La giornata è proseguita tra la piazza con bancarelle di prodotti tipici e degli artigiani del gruppo La Rengaia, gli stand enogastronomici allestiti dalla pro loco e il monumento ai Caduti dove, in una rievocazione storica, è stata data dimostrazione di varie salve di spari di trombini. A riprova di quanto sia vivace, ancora oggi, una tradizione raccolta dagli avi e tramandata da quasi mezzo secolo. 

Marta Bicego

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