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Sindaco e carabinieri
stasera a Chi l’ha visto

Il sindaco Paolo Garra
Il sindaco Paolo Garra
Il sindaco Paolo Garra
Il sindaco Paolo Garra

Saranno in diretta a Chi l’ha visto?, nella puntata in programma questa sera alle 21 su Rai Tre, il sindaco di Cerro Paolo Garra e l’avvocato Alberto Lo Russo, che lo ha difeso dalla denuncia di abuso di ufficio, e i carabinieri di Grezzana, da quella di violenza, ottenendo in entrambi i casi il completo proscioglimento dei propri assistiti. Tutto è partito dalla puntata della settimana scorsa quando in trasmissione Marisa Brunelli ha portato un video, che poi è diventato virale in internet, dove veniva mostrato il momento saliente che ha visto la donna, con suo fratello Giampaolo e gli anziani genitori protagonisti del diverbio, del parapiglia e del conseguente venire alle mani. L’occasione era stata data dalla Fiat Multipla di Brunelli parcheggiata su via Carcerari che ostruiva il passaggio.

La famiglia Brunelli, forte di una sentenza favorevole, ritiene la strada di proprietà privata e su quel terreno paga infatti le previste tasse comunali, ma quello che da sempre sostengono le amministrazioni che si sono susseguite, fatto salvo il diritto di proprietà è dimostrato da tempo immemorabile, prima ancora che i Brunelli acquistassero casa su quella via, che la strada è di uso pubblico e il transito non può essere impedito da un parcheggio non regolamentato. Le discussioni si sono susseguite all’infinito, fino alla prova di forza della rimozione, tentata il giorno prima dalla polizia locale che ha poi desisto di fronte alle rimostranze della famiglia Brunelli.

Il giorno seguente (era il 20 agosto 2011), vigile e sindaco si sono fatti accompagnare dai carabinieri e i due video che hanno ripreso la scena presentano prima il sindaco che con le buone maniere va a trattare chiedendo di spostare l’auto e poi quello incriminato che mostra Marisa mentre tenta di arrampicarsi sull’auto dove già si è pericolosamente allungato il braccio idraulico dell’autogru e il comandante dei carabinieri Roberto De Razza che la prende per un braccio per farla scendere, ricevendone in cambio un colpo alla testa con il pugno che teneva serrato il telefonino e che gli fa volare via il berretto. Di qui la reazione del militare che dava un sonoro ceffone alla donna e veniva a sua volta aggredito alle spalle dal fratello. I Brunelli non hanno mai voluto che il video fosse usato durante il processo perché lo consideravano manomesso e otto giudici si sono pronunciati fino al secondo grado di giudizio, condannando sempre i Brunelli su prove testimoniali (erano presenti ai fatti una quarantina di persone) e assolvendo sindaco, vigile e carabinieri. Si attende ancora la Cassazione.V.Z.

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