<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Si va con sci, slittini e ciaspole Pienone per la grande nevicata

La vallata di San Giorgio carica di neve e piena di turisti e, soprattutto, di tanti bambini con gli slittiniL’agente di polizia locale che ha gestito l’afflusso a Bosco Chiesanuova
La vallata di San Giorgio carica di neve e piena di turisti e, soprattutto, di tanti bambini con gli slittiniL’agente di polizia locale che ha gestito l’afflusso a Bosco Chiesanuova
La vallata di San Giorgio carica di neve e piena di turisti e, soprattutto, di tanti bambini con gli slittiniL’agente di polizia locale che ha gestito l’afflusso a Bosco Chiesanuova
La vallata di San Giorgio carica di neve e piena di turisti e, soprattutto, di tanti bambini con gli slittiniL’agente di polizia locale che ha gestito l’afflusso a Bosco Chiesanuova

Giornata da record in alta Lessinia. La prima vera «domenica sulla neve» di quest’inverno. A San Giorgio, fin dalla mattina presto, è stato chiaro che le previsioni di pienone, avanzate nei giorni precedenti, stavano per concretizzarsi. «La somma di neve nuova più sole ha dato come risultato, sui percorsi del Centro fondo, un afflusso ininterrotto non solo di sciatori, ma anche di escursionisti a piedi, famigliole con gli slittini, comitive di giovani amici, bimbi alle prime armi con gli sci e, in generale, di cittadini saliti dalla pianura per godersi il - finalmente nutrito - manto bianco», spiega Elio Venturelli, responsabile delle piste di San Giorgio. Riaperto e gettonato anche l’accesso da Bocca di Selva. E grande affluenza pure a Conca dei Parpari (Roverè), dove molti visitatori hanno scelto di «riparare», dopo aver provato inutilmente a fermarsi in un San Giorgio già sovraffollato. Passate da poco le 10, nei parcheggi della zona era difficile trovare posto. La piana di San Giorgio, a guardarla dall’alto, si presentava puntinata di persone ed echeggiante di voci e risa, mentre i carabinieri della stazione di Bosco Chiesanuova arrivavano a supporto dei vigili comunali per gestire la mole di traffico. Poi, a partire da mezzogiorno, per un paio d’ore, si è resa inevitabile la chiusura della strada d’accesso all’altezza di contrada Grietz. Le aree di sosta, infatti, erano esaurite e le auto iniziavano ad accumularsi fuori dagli spazi consentiti, lungo la carreggiata: una situazione potenzialmente pericolosa, soprattutto nel caso di un repentino peggioramento del tempo, che in montagna è sempre possibile. Intanto, chi si era goduto ormai svariate ore sulla neve è andato a pranzo, riempiendo rifugi e ristoranti del circondario. Nel primo pomeriggio, infine, è iniziato il controesodo verso valle e la situazione, nei parcheggi e sulle strade, è andata via via normalizzandosi. Commenta il sindaco di Bosco Chiesanuova, Claudio Melotti: «Una giornata straordinaria, grazie alla neve nuova, al tempo buono e all’assenza di vento. Il nostro territorio», aggiunge, «ha gestito uno “stra-pienone”, con oltre trecento accessi di fondisti sulle piste di San Giorgio solo nelle prime ore della mattina, una miriade di persone fra famiglie con gli slittini sui pendii, gente a piedi sui sentieri pedonali, e avventori nei rifugi in ogni dove». «L’ondata è stata prevista e gradita», prosegue il primo cittadino. «È la norma, nella prima domenica di bel tempo dopo una nevicata. Ma la chiusura della strada è stata imprescindibile, perché l’accoglienza non deve mai indurre a perdere di vista la sicurezza. Se infatti si fosse alzato il vento forte, com’era accaduto sabato, e avesse di nuovo sporcato le strade di neve, un rientro frettoloso dei visitatori avrebbe generato una massa di traffico difficile da gestire, pericolosa, e magari ostacolata dal parcheggio selvaggio. Ecco perché, per l’incolumità di tutti, abbiamo preferito sospendere l’accesso a San Giorgio per un paio d’ore».•.

Lorenza Costantino

Suggerimenti