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Sfregiato con vernice verde uno storico cippo segnavia

Lo storico cippo segnavia imbrattato da un vandalo di vernice verde
Lo storico cippo segnavia imbrattato da un vandalo di vernice verde
Lo storico cippo segnavia imbrattato da un vandalo di vernice verde
Lo storico cippo segnavia imbrattato da un vandalo di vernice verde

Chissà che cosa sarà mai passato per la testa di chi si è organizzato per imbrattare lo storico cippo segnavia che da tempo immemorabile sta in un prato, poco sopra l’incrocio fra la strada provinciale 6, che sale da Bosco Chiesanuova a San Giorgio, e la provinciale 14 che porta a Bocca di Selva e Podestaria. Aver dipinto con la vernice verde brillante tutto il contorno del cippo, su tutti quattro i lati, ha richiesto anche dell’impegno, perché non è il gesto vandalico di un teppista che con lo spray imbratta muri e cartelli. Qui c’è voluto proprio una certa organizzazione per partire da casa con tutto l’occorrente e arrivare sul posto a realizzare l’opera. Un’oscenità che parla da sola e che ha costretto il Parco naturale regionale della Lessinia a intervenire subito, appena ricevuta la segnalazione lo scorso 3 settembre. «Abbiamo coinvolto la Pro loco di Bosco Chiesanuova e l’associazione Golarsa di Lughezzano che, con i propri volontari, si sono resi disponibili a ripulire e ripristinare il cippo storico», fa sapere il vicepresidente del Parco, Massimo Sauro, che ha anche le deleghe all’ambiente e ai rapporti con le associazioni. «Non è stato semplice, perché si trattava di togliere la vernice senza rovinare il colore naturale del cippo, che è realizzato in un unico blocco di rosso ammonitico», aggiunge il presidente Sauro, ringraziando anche Edda Savi che, con grande impegno, ha ripristinato le scritte segnaletiche incise nella pietra, ma ormai sbiadite. «È un atto vandalico da condannare, perché il cippo, come molte altre strutture sul territorio, fa parte della nostra storia, che tutti dobbiamo rispettare e custodire. La parte positiva che il vandalismo ha fatto riemergere è costituita dalla dimostrazione di quanto le associazioni e i volontari, con la loro collaborazione e operatività, siano parte indispensabile ed integrante del territorio. Di questo ha bisogno il Parco: la collaborazione delle varie associazioni del territorio sarà la base di partenza per il futuro del nuovo ente Parco», annuncia Sauro. Conclude poi il presidente: «Il nostro compito sarà di tornare a parlare con le associazioni, con gli abitanti della Lessinia e le varie realtà che la costituiscono, di coordinare e coinvolgere un territorio che da più di trent’anni chiede di essere protagonista».•. V.Z.

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