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Sfida bis, cinque anni fa la decisero solo 42 voti

Stefano MarcoliniAlessandra Ravelli
Stefano MarcoliniAlessandra Ravelli
Stefano MarcoliniAlessandra Ravelli
Stefano MarcoliniAlessandra Ravelli

Sfida aperta a Roverè, come nella tornata precedente, fra il sindaco uscente Alessandra Ravelli, che guida la lista civica Beni Comuni, e Stefano Marcolini che alla lista civica Insieme affianca i simboli di Lega e Fratelli d’Italia, di cui è esponente. Cinque anni fa solo 42 voti separarono gli stessi candidati sindaco, che ora rinnovano la sfida. Roverè è un Comune sparso con diverse frazioni e contrade. Al sindaco tocca il compito di organizzare l’azione amministrativa ed essere sindaco di tutti. Impresa ardua in un contesto così frammentato? «Non è solo il sindaco l’espressione di un territorio», risponde Ravelli, «ma, per noi la rappresentanza concreta si misura con la vicinanza di ogni consigliere alla sua zona. La nostra squadra è composta da persone radicate nelle aree centrali e periferiche del Comune che rappresentano egregiamente i territori di loro competenza e in sinergia di gruppo si sono sempre adoperate (e sempre lo faranno) per far sì che il filo diretto creato con le frazioni si rinforzi sempre di più». Marcolini è certo che la sua «conoscenza del territorio, maturata nelle precedenti esperienze amministrative, unita alle relazioni che il nostro gruppo intrattiene con la comunità, ci permetteranno di raccogliere suggerimenti da parte di tutti i cittadini. Inoltre, per noi amministrare non significa chiudersi negli uffici comunali, ma stare in mezzo alla gente, rendersi reperibili e disponibili al rapporto interpersonale». Ha tenuto banco per diverso tempo la decisione di uscire dall’Unione con San Mauro di Saline e Velo. I due candidati come si pongono di fronte all’ipotesi di future fusioni con piccoli Comuni? «Ritengo la fusione una strada interessante e utile, se regolamentata a livello nazionale», risponde Marcolini, «e per quanto riguarda lo scioglimento della nostra Unione, doveva essere gestita sicuramente meglio, ad esempio mantenendo delle convenzioni di servizi con gli altri Comuni. Fare scelte isolazionistiche nel 2021, e compromettere i rapporti con le amministrazioni comunali limitrofe lasciandole sole, come è avvenuto, significa non avere prospettive di grande respiro per il nostro territorio». Ravelli che ha operato lo strappo è invece dell’idea che «l’ Unione è in fase di liquidazione e l’argomento è ampiamente trattato sul nostro programma elettorale. Siamo comunque aperti a qualsiasi tipo di proposte o iniziative future disposte in materia politica e amministrativa dagli organi competenti, quali la Regione o lo Stato». Sui punti di forza e sulla specificità delle proprie liste e del proprio programma, Ravelli conferma che «il nostro punto di forza è la squadra! Si tratta di persone competenti, affidabili, sincere e oneste che si mettono in gioco perché credono e soprattutto amano il proprio territorio. Sono persone serie e corrette che lavorano in gruppo senza gelosie, sospetti o incertezze. Con un sincero e imparziale lavoro di gruppo si possono raggiungere traguardi efficaci ed eccellenti». Marcolini vede il suo gruppo come «un connubio di esperienza, conoscenza ed entusiasmo. Tutto ciò potrà essere di grande impulso per il futuro, unito al rafforzamento della filiera che collegherà il comune di Roverè agli enti più importanti: Parco naturale regionale della Lessinia, Regione Veneto e Provincia di Verona, di cui sono consigliere con delega al bilancio. Il rapporto con queste istituzioni sarà fondamentale per accedere a risorse importanti per la realizzazione dei nostri progetti», afferma. •. V.Z.

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