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Sette ragazze e tre Comuni sotto il segno del «Farfojo»

Le sette ragazze   che hanno dato vita all’idea di «Farfojo»
Le sette ragazze che hanno dato vita all’idea di «Farfojo»
Le sette ragazze   che hanno dato vita all’idea di «Farfojo»
Le sette ragazze che hanno dato vita all’idea di «Farfojo»

È attivo da pochi mesi Farfojo, un progetto di valorizzazione territoriale nato dall’incontro di sette ragazze. L’idea è nata un pomeriggio mentre, sedute su una delle tante cime della Lessinia, non si stancavano di ammirare il panorama e di chiedersi: «Perché non valorizzare ancor di più il nostro territorio?». Detto e fatto. Manola Udali, Anna Vallicella, Federica Zanella, Sonia Viviani, Serena Menegotti, Martina Tommasi e Laura Panarotto hanno aderito a Progetto Groove di Carta Giovani Vr, che ha l’obiettivo di permettere ai giovani di lasciare il segno sul proprio territorio. «I Comuni nei quali ci piacerebbe lasciare un segno positivo», spiegano, «sono Sant’Anna d’Alfaedo, Marano e Fumane. Tre paesi come le tre foglie del farfojo, il trifoglio in dialetto: ecco perché abbiamo scelto questo nome. Ogni territorio è per noi una preziosa foglia che poi, insieme alle altre, compone qualcosa di unico. Da questo concetto è nato anche il nostro logo, che rappresenta un trifoglio stilizzato, composto da un’unica e semplice linea». La loro idea è semplice: «Mettere in comunicazione questi Comuni, valorizzandone le peculiarità ma anche mettendone in luce gli aspetti condivisi. Il confronto con persone del luogo e la scoperta di leggende, tradizioni, luoghi e realtà sono cose che ci stimolano e ci arricchiscono. Farfojo è nato su Instagram e la curiosità e il sostegno delle persone - molte delle quali non abitano nei nostri paesi - ci stanno dimostrando ancora una volta come i social possano essere un ottimo mezzo per arrivare a più persone attraverso la creazione di contenuti di interesse naturalistico, geografico, gastronomico, artistico e sociale. «Ovviamente, quando questo delicato periodo sarà passato, ci piacerebbe anche collaborare con associazioni già presenti, come le Pro loco, ed entrare in contatto con le varie realtà produttive, organizzare eventi e laboratori per bambini», sottolineano. «Sicuramente abbiamo ancora molta strada da fare, ma al momento siamo soddisfatte dei riscontri che abbiamo avuto. Per questo vogliamo ringraziare Progetto Groove che ci ha permesso di conoscerci, gli educatori territoriali Andrea Viviani, Maddalena Mazzi e Nello Dalla Costa, che ci hanno sostenuto da subito e i sindaci Raffaello Campostrini (Sant’Anna), Daniele Zivelonghi (Fumane) e Giuseppe Zardini (Marano, che si dimostrano sempre attenti e aperti a iniziative come la nostra». •

R.CAP.

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