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Scuola di Bolca, lotta contro il tempo

Il cantiere della scuola primaria Giuseppe Verdi di Bolca
Il cantiere della scuola primaria Giuseppe Verdi di Bolca
Il cantiere della scuola primaria Giuseppe Verdi di Bolca
Il cantiere della scuola primaria Giuseppe Verdi di Bolca

A Bolca si lavora a pieno ritmo nel cantiere aperto a gennaio per la ristrutturazione con adeguamento sismico e messa a norma della scuola primaria Giuseppe Verdi nel tentativo di recuperare l’imprevedibile stop di due mesi e mezzo durante il lockdown e un fine lavori programmato per luglio. «Sono grato alla ditta Ica Consorzio Artigiani Associati di Vicenza che sta facendo il massimo sforzo, con disponibilità a lavorare anche nel mese di agosto», dichiara il sindaco Stefano Presa, «ma prevediamo comunque che sarà molto difficile avere l’edificio pronto il 14 settembre». Con tutta probabilità gli alunni, per qualche tempo, torneranno a scuola alla Manzoni di Vestenanova, come dallo scorso settembre, ma ha aggiunto: «Sono fiducioso che si tratterà di un breve periodo e abbiamo già dato l’incarico a una ditta di pulizie che provveda immediatamente alla sistemazione dell'edificio». Servizio scolastico assicurato dunque anche in previsione di uno slittamento del fine lavori: il comune ha concordato con la ditta appaltatrice dei trasporti scolastici l’eventualità di un temporaneo pendolarismo per la scolaresca di Bolca che, sottolinea Presa, «ha i suoi costi: quattromila euro al mese per le casse comunali. Ma siamo pronti in entrambe le soluzioni avendo messo a bilancio quanto serve». «A settembre gli alunni delle scuole materne, elementari e medie torneranno in classe in piena sicurezza», aveva annunciato Presa in Consiglio comunale spiegando: «Col dirigente scolastico Ugo Carnevali ho fatto un sopralluogo di verifica agli edifici dei vari plessi per programmare eventuali interventi nelle aule». L’emergenza Covid-19 ha stravolto l’organizzazione scolastica del secondo quadrimestre dell’anno scolastico appena conclusosi e la richiesta a gran voce di genitori e insegnanti è il ritorno alle lezioni in presenza. «SE L’ANDAMENTO dell’epidemia rimarrà invariato per le scuole primarie non ci sarà nessun problema: vista l’ampiezza delle aule basterà traslocare nei corridoi armadi e scaffalature; le due scuole dell’infanzia necessitano invece di qualche arredo, in particolare tavoli per il distanziamento nelle mense». L’unica situazione problematica è nella secondaria Cerato dove: «Nessuna aula è in grado di ospitare, distanziati, gli studenti della classe più numerosa, pertanto», ha detto Presa, «di due aule ne faremo una, molto ampia, abbattendo la parete divisoria». Valutazione fatta con il dirigente Carnevali alla luce delle proiezioni anagrafiche che tracciano un quadro dei flussi scolastici negli anni a venire: l’intervento doterà la scuola media di uno spazio fruibile anche nel post-covid. La parete divisoria sarà eventualmente abbattuta nel mese di agosto. «I soldi ci sono», ha assicurato il primo cittadino che potrà attingere ai 25 mila e 210 euro del decreto Rilancio, giunti da Roma per l'emergenza coronavirus e parte dei quali sarà anche indirizzata a risarcire le rette versate per mensa e trasporti scolastici non usufruiti. Una notizia attesa dalle famiglie: in pratica la quota versata verrà restituita, oppure sarà trattenuta. Per fare fronte alle difficoltà incontrate durante i mesi dell’emergenza, l’amministrazione comunale ha concordato con il cda della Cassa Rurale di Vestenanova la sospensione del pagamento di tre mutui, in scadenza quest’anno al fine di accantonare 60 mila euro e non trovarsi impreparati di fronte a eventuali emergenze potendo disporre subito di una quota spendibile. E infine: «I disagi per le lezioni online durante il confinamento ci hanno fatto riflettere e abbiamo deciso di portare la connessione in fibra ottica a tutti gli edifici scolastici», annuncia Presa che anticipa anche l’impegno di dare copertura a tutto il territorio comunale per agevolare le famiglie nel diventare sempre più digitali. •

Mariella Gugole

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