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Grezzana

Scarseggiano gli iscritti: Azzago perde la scuola

E' il secondo plesso che chiude in quattro anni. Trasferta forzata nel capoluogo dei bambini della frazione
La scuola di Azzago rimarrà chiusa FOTO PECORA
La scuola di Azzago rimarrà chiusa FOTO PECORA
La scuola di Azzago rimarrà chiusa FOTO PECORA
La scuola di Azzago rimarrà chiusa FOTO PECORA

Riprende l'attività didattica dell'Istituto comprensivo «Giovanni Pascoli» di Grezzana, con alcune novità: un plesso in meno e il cambio della dirigenza scolastica. Il plesso soppresso è quello di via Villa ad Azzago (comprendeva anche i ragazzi di Romagnano): gli studenti sono stati inseriti nella primaria di Grezzana. Una sezione, quella di Azzago, da parecchi anni pluriclasse, che probabilmente sconta le conseguenze della denatalità e della società che può scegliere offerte formative diverse. La giunta comunale, a cui compete «l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la soppressione delle scuole primarie e secondarie di primo grado», con delibera dello scorso 7 settembre, ha preso atto della delibera del Consiglio d’Istituto, presa all’unanimità il 6 dicembre 2021, con la quale ha proposto «di sopprimere il plesso di Azzago a partire dall'anno scolastico 2022/2023».

 

Il secondo plesso che chiude in quattro anni

Il Comune considerato che la chiusura in questione «è dovuta alla mancanza di iscritti per l'anno scolastico in partenza e consente una corretta determinazione della dotazione del personale ATA e degli altri servizi, ne ha preso atto, confermandone la soppressione». Negli ultimi quattro anni è il secondo plesso che chiude nelle frazioni (il primo è stato quello di Alcenago) e la motivazione è sempre la stessa: la mancanza del numero di ragazzi previsti dalla normativa per tenere aperta una scuola. La seconda novità Il 31 agosto, il dirigente scolastico Sergio Cavarzere ha lasciato l'incarico, inviando, in una lunga lettera, il saluto ai genitori, ai docenti, al personale ATA e agli alunni. Aveva preso l'incarico all'IC «Pascoli» il primo settembre 2019. Pochi mesi dopo, nel febbraio 2020, «la pandemia da Covid 19 ha dato inizio ad un lungo periodo di incertezza che ha travolto in pieno tutte le attività, con grandi ricadute sull'organizzazione scolastica», ha scritto nella lettera di commiato. Poi ha aggiunto: «Questa pandemia ha portato anche un aspetto positivo, ossia la destinazione alle scuole di risorse economiche senza precedenti. Risorse che abbiamo cercato di sfruttare al massimo in infrastrutture tecnologiche anche dei plessi, che resteranno a disposizione di alunni e docenti per il futuro». Un saluto lo rivolge anche alla nuova dirigente Teresa Cipriani di Arezzo, augurandole «di poter svolgere l’incarico nel migliore dei modi, in un Istituto con molte potenzialità». 

Alessandra Scolari

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