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Presidio di Forza Nuova ma inizia la solidarietà

Francesco Massida
Francesco Massida
Francesco Massida
Francesco Massida

L'annuncio del presidio di Forza Nuova davanti all'albergo Belvedere, organizzato per questa sera alle 21, è stato accolto con apprensione dalla popolazione di Giazza, allarmata dalla presenza di qualcuno che voglia manifestare con intendimenti non pacifici.
«La Costituzione riconosce il diritto a esprimere democraticamente il proprio dissenso. Valuterà il questore se ci siano problemi così gravi da vietare l'evento. Mi sento di potervi rassicurare che è tutto ampiamente conosciuto e sotto controllo», ha ribadito il viceprefetto Francesco Massida a quanti gli chiedevano perché non fosse stata vietata la manifestazione.
Dal paese, intanto, si sono già mosse persone più sensibili con la raccolta di vestiario da destinare ai profughi. Inoltre da un imprenditore, che ha conosciuto la loro storia dalla lettura de L'Arena, è arrivata anche una proposta di lavoro, che tuttavia non potrà essere accolta fintantoché non sarà definito lo status di rifugiati e compiuto il percorso di formazione per quelli che lo otterranno.
Una mamma ha sottolineato che i pochi ragazzi che vivono a Giazza sono stati i primi ad avvicinare i profughi e a imbastire una partita a calcio con loro: «Forse siamo noi adulti ad aver bisogno di recuperare un po' di più il senso dell'accoglienza», ha detto.
Don Giuliano Costalunga ha invitato i suoi parrocchiani a trasformare la diffidenza in solidarietà e ha biasimato certi interventi letti sui social network a proposito dei rifugiati: «Sono da evitare certi commenti offensivi usciti dalla tastiera di qualcuno», ha concluso. V.Z.

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