<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Picco di discese nella Grotta di monte Capriolo

Meraviglie sotterranee Il percorso attrezzato nella Grotta del monte Capriolo
Meraviglie sotterranee Il percorso attrezzato nella Grotta del monte Capriolo
Meraviglie sotterranee Il percorso attrezzato nella Grotta del monte Capriolo
Meraviglie sotterranee Il percorso attrezzato nella Grotta del monte Capriolo

Oltre tremila visitatori, da metà giugno a settembre, si sono addentrati nel cuore della Lessinia, tra concrezioni di forme e colori straordinari, esplorando la profondità della Grotta di monte Capriolo, a Roverè. «Un record. Numeri mai raggiunti in mezzo secolo di apertura al pubblico, nell'estate del 1972», riassume Bruno Pellegrini, ex speleologo e instancabile custode del sito i cui ingressi sono gestiti dalla Commissione speleologica veronese in collaborazione con il Comune. Alla soddisfazione per i risultati, domani si aggiungono i festeggiamenti per l'anniversario dei 50 anni di apertura della cavità: scoperta nel 1957 dal Gruppo Falchi e rimasta nell'oblio fino alla creazione del percorso, ben illuminato, che consente tuttora di percorrere le sale sotterranee in sicurezza. La festa si apre alle 10.30 nel parcheggio adiacente all'accesso dell'antro, in via General Cantore, alla presenza delle autorità. È il sindaco, Stefano Marcolini, ad evidenziare «la valenza naturalistica, culturale e turistica della grotta, che costituisce un unicum nel territorio». Assolutamente da visitare, incoraggia: perciò, dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 19, si potrà approfittare delle ultime visite guidate della stagione. L'omaggio all'affascinante mondo del sottosuolo prosegue nella sala civica del paese, dove dalle 16 alle 19 si alterneranno proiezioni dedicate alla Grotta di monte Capriolo, alla speleologia in generale, con incursioni in altri abissi del pianeta. Alle 19, nel parcheggio di via San Francesco, musica live del duo Papa Jime and Sismiko e stand della Pro loco con possibilità di cenare. La giornata si concluderà alle 22 con la cerimonia del «gran pampel» e la preparazione della bevanda tradizionale dei gruppi speleologici. «Ancora oggi la Grotta di monte Capriolo non finisce di sorprendere», rimarca Pellegrini. E non si riferisce solo ai numeri. Quest'anno gli speleologi si sono avventurati alla base del pozzo individuato nel 2016 dal Gruppo attività speleologica veronese (Gasv), raggiungendo un ambiente con soffitto di 18 metri e poi, seguendo la linea di faglia, un pozzo di una decina di metri alla cui base c'è una saletta ricca di concrezioni. «Da qui, dopo un ultimo passaggio stretto, si apre un salone dove, per ora, la grotta termina», descrive l'ex speleologo. L'ambiente, la «Sala del Proteo» in ricordo del piccolo anfibio recentemente scomparso che abitava l'antro, presenta un filone orizzontale di basalto, intrusione vulcanica che risale probabilmente all'eocene; l'affioramento di un livello di molluschi fossili simili a ostriche (Lithiotis) e, sul soffitto, calcari grigi di Noriglio del giurassico inferiore. Ulteriori recenti esplorazioni da parte dell'Unione speleologica veronese (Usv) hanno portato a scoprire circa 30 metri di nuova grotta che, per singolarità delle concrezioni e somiglianza con un ambiente all'ingresso del sito, è stata chiamata «Bacon 2». Un'altra meraviglia che attesta la varietà del territorio della Lessinia, sopra e sotto i nostri piedi. •. M.B.

Suggerimenti