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112ª edizione della Fiera del bestiame di Erbezzo

Pecore, agnelli e arieti, ecco i «più belli» della Lessinia. «Tradizioni da non perdere»

112ª edizione della Fiera del bestiame di Erbezzo
I premiati alla fine della manifestazione
I premiati alla fine della manifestazione
Fiera del bestiame (Zambaldo)

Mucche ma anche cavalli e pecore nel ring del parco fiera per la 112ª edizione della Fiera del bestiame di Erbezzo, «frutto del lavoro che non si può perdere, ma deve durare nel tempo», ha esordito il sindaco Lucio Campedelli nei discorsi che hanno preceduto la premiazione dei migliori capi portati in esposizione.

La tradizione è quella del pascolo e della zootecnia di montagna, «una professione impegnativa che tuttavia percepisce un reddito ben modesto e non adeguato alle fatiche». In più c’è il problema lupo, richiamato dagli interventi dei politici presenti: dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi ai parlamenti della Lega Paolo Paternoster e Paolo Tosato.

Al termine, i rappresentanti delle sedici aziende, che hanno portato i loro capi in esposizione, hanno ricevuto un campanaccio per ciascuno da appendere al collo delle proprie vacche: non c’è stata una graduatoria, ma solo un’esposizione dei capi ritenuti migliori e l'illustrazione delle caratteristiche tecniche di ogni razza.

 

Più combattuto invece il sesto concorso regionale per le pecore di razza Brogna . Tre le categorie presenti nel concorso promosso dall’Associazione per la promozione e la tutela della pecora Brogna: le femmine nate fino al 31 dicembre 2017 in cui si assegnava il titolo di regina della fiera, vinto dall’esemplare portato in esposizione da Giuliano Menegazzi, allevatore di Erbezzo.

Marco Beccherle, di Bosco Chiesanuova, ha potuto invece far proprio, grazie agli agnelli, il premio riconosciuto sia dalla giuria tecnica sia dai bambini.

L’allevamento di Leonello Spada, di Marano di Valpolicella è stato invece premiato per il miglior ariete (nato dopo il 31 dicembre 2017): un elemento fondamentale nel gregge per la formazione di una linea genetica con le migliori caratteristiche di razza.

Infine all'alleviamento “Lana al pascolo” di Cristina Ferrarini, ed ex aequo a quello dell'azienda agricola Guglielmi di Pescantina, che pure non hanno ricevuto nessun premio nelle tre categorie selezionate, è stato comunque riconosciuto il titolo di miglior allevamento per i buoni risultati ottenuti in tutte le categorie (pecore, agnelli e arieti).

 

Un momento della fiera del bestiame
Un momento della fiera del bestiame

Tutte le aziende presenti hanno ricevuto una piccola campana da appendere al collo dei propri capi, offerta dal Comune di Erbezzo assieme al calendario di “Lessinia rurale”, oltre a un sacco di mangime, targa e coccarda donati dal Mangimificio Carcereri di Cerro che dal 2002 ha anche una linea biologica e dà un ottimo supporto alle aziende del territorio.

Tra le novità di quest’anno, i Tortelloni di pecora Brogna, realizzati da Arte Pastaia di San Martino Buon Albergo con il marchio “Öoba perge” (Pecora di montagna in cimbro), un interessante progetto economico e sociale con caratteristiche molto solidali.

Vittorio Zambaldo

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