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GIAZZA

Pastore fa fuggire
4 lupi che sbranano
un agnello

L'allevatore di Giazza con le sue pecore (Zambaldo)
L'allevatore di Giazza con le sue pecore (Zambaldo)
Lupi, giazza (Zambaldo)

Ettore Rozza è il primo nel Veronese ad aver assistito in diretta a una predazione di lupi: è successo alle 6.30 di sabato, appena liberato il gregge in contrada Faggioni, Fajùn in cimbro, a un chilometro dal centro di Giazza, su un ripido pendio del versante sinistro della Val d’Illasi, proprio sopra la strada provinciale che finisce nella frazione cimbra e a una trentina di metri dalla case della contrada.

 

Le pecore di razza Brogna, sono di proprietà dei suoi cugini, i fratelli Mario e Lorenzo Rozza che gliele hanno affidate in custodia. Lui va tutti i giorni all’alba ad aprire la stalla e torna la sera per rinchiudere gli animali. Il pascolo è recintato da una rete alta poco poco più di un metro, sufficiente a contenere il gregge all’interno del pascolo, ma non a impedire che i lupi la scavalchino con un balzo e predino, come è successo, un agnello di tre-quattro mesi.

 

Battendo le mani e correndo verso i quattro lupi con un bastone è riuscito a farli scappare, ma troppo tardi per salvare l’agnello.

 

Sono 74 le predazioni da lupo o canide registrate dall’inizio dell’anno. In confronto con il 2017, che fu l’anno più infausto per gli animali domestici della Lessinia finiti in bocca al lupo, siamo a numeri ben superiori: al 6 luglio di due anni fa erano “appena” 52 i capi predati e l’anno si chiuse con 99 eventi predatori e 158 vittime, più altre 9 della Lessinia trentina.

 

L’andamento di quest’anno lascia poche speranze di poter contenere il numero al di sotto di quella cifra, dopo il calo significativo dell’anno scorso con 102 predazioni nel Veronese e 12 in Trentino per un totale di 60 eventi.

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Vittorio Zambaldo

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