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Papà morto nello schianto sull’A4 La comunità si stringe alla famiglia

Ugo Comerlati: ha perso la vita martedì nei pressi di Agrate Brianza
Ugo Comerlati: ha perso la vita martedì nei pressi di Agrate Brianza
Ugo Comerlati: ha perso la vita martedì nei pressi di Agrate Brianza
Ugo Comerlati: ha perso la vita martedì nei pressi di Agrate Brianza

Saranno sabato alle 15 nella chiesa della frazione di Santissima Trinità i funerali di Ugo Comerlati, il camionista 43enne deceduto lo scorso martedì mattina sull’autostrada A4 a pochi chilometri dal casello di Agrate Brianza, in direzione Milano. La salma è già stata trasferita alla casa funeraria Arena di Caldiero, da dove muoverà poi il corteo funebre verso Velo. L’incidente, per cause che restano ancora incomprensibili, è stato causato dal tamponamento dell’autoarticolato di proprietà dell’azienda Anselmi Autotrasporti di Badia Calavena, di cui Comerlati era dipendente, con un altro camion, guidato da un autista turco 55enne che procedeva a bassa velocità per l’intenso traffico che alle 7.30 del mattino caratterizza sempre quel tratto di autostrada alle porte della metropoli lombarda. LA CABINA del mezzo si è schiantata contro il portellone del rimorchio che precedeva e Comerlati, schiacciato fra le lamiere, ha perso la vita nello scontro, mentre è uscito dal suo mezzo solo leggermente ferito e sotto choc l’altro autista coinvolto nel sinistro. Intanto sono numerosissimi i concittadini che si sono recati fin dalle prime ore in cui la notizia si è diffusa, a far visita alla famiglia, per stingersi con affetto attorno alla moglie Monica, ai giovanissimi figli Riccardo, Francesco ed Elisa, alla mamma Rita e ai fratelli Fausto, Leonardo e Federico. Una famiglia ancora molto unita, che pur nelle diversità dei compiti e dei lavori, vive sotto lo stesso tetto e porta avanti l’azienda agricola di allevamento avviata già dal papà Ferruccio, morto solo un anno e mezzo fa. Anche Ugo, nei fine settimana, quando era libero dal suo lavoro di autotrasportatore, era felicissimo di aiutare i familiari, che a fatica riuscivano a tenerlo lontano anche da quell’impegno solidale, come era nella filosofia del papà, che aveva educato tutti i figli ad aiutarsi fra di loro e a restare sempre uniti. Il sindaco Mario Varalta si fa portavoce del dolore dell’intera comunità di Velo: «Siamo tutti scossi per questa tragedia. Conosco Ugo da sempre, bravissimo ragazzo, gran lavoratore, figlio di una famiglia esemplare. La notizia ci fa ancora più male perché non era persona spavalda, ma molto prudente e l’incidente è davvero inspiegabile», sottolinea Varalta. Nato e cresciuto in paese, Ugo era anche persona che sapeva farsi benvolere da tutti: «È un dramma che ci sconvolge e siamo vicini ai familiari, alla moglie, ai figli, alla madre e ai fratelli. Sono eventi di cui non vorresti mai sentire parlare e fanno ancora più male quando colpiscono persone che conosci e che apprezzi», conclude il primo cittadino. •

V.Z.

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