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A SAN BORTOLO

Ovini, nuova strage
Lupi scatenati:
sbranate 8 pecore

Strage di ovini in Lessinia
Strage di ovini in Lessinia
La strage di pecore (Video Zambaldo)

Otto pecore, tutte gravide e un agnellino di poche settimane oltre a un altro capo ferito e che probabilmente dovrà essere soppresso è l’ultima strage causata dai lupi a San Bortolo di Selva di Progno. Il fatto è accaduto mercoledì mattina tra le sei e le sette, dopo che Luciano Aldegheri aveva aperto il ricovero, dove il gregge è rinchiuso per la notte, ed era partito per il lavoro.

 

Poco dopo sulla provinciale, una signora che accompagnava la figlia a prendere l’autobus per andare a scuola ha avuto l’incontro ravvicinato con un lupo che attraversava la strada. La strage è avvenuta a circa 250 metri dalla piazza del paese, in una valletta sottostante l’abitato e visibile dalla strada provinciale che collega il paese con Sant’Andrea e la Val d’Illasi. Ma era una mattinata nebbiosa e nessuno si è accorto di nulla. I lavori per la sistemazione del nuovo parcheggio con macchine per il movimento terra hanno probabilmente coperto anche i belati delle pecore terrorizzate.

 

Erano custodite in un ampio appezzamento, tutto recintato con rete elettrosaldata, ma alta poco più di un metro e facilmente superabile con un balzo. Ha scoperto la strage la moglie Liliana Giuso, titolare anche dell’azienda agricola. Il rilievo di Fulvio Valbusa, carabiniere forestale del Comando stazione di Bosco Chiesanuova e del veterinario Luca Mari, del Distretto di Tregnago dell’Ulss 9 hanno confermato che si tratta di predazione di lupo.

 

Erano probabilmente due esemplari per la quantità di carne consumata (circa 15 chilogrammi prelevati da un solo capo). Purtroppo il fatto di trovare le pecore in uno spazio recintato ha scatenato il ben noto fenomeno del surplus killing, cioè della predazione in eccesso rispetto alle esigenze alimentari: le pecore spaventate che scappano disordinatamente sono un richiamo istintivo alla caccia per il predatore, che ne uccide molte più di quelle che potrebbe mangiare, dedicandosi poi al consumo di un solo esemplare. Dall’inizio dell’anno ci sono state finora 13 vittime fra gli animali da allevamento (2 asini a Molina e 11 pecore fra Ceredo e San Bortolo).

Vittorio Zambaldo

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