Hanno un triste primato di cui farebbero volentieri a meno i coniugi Mariella Montagnani e Angelo Magagna, lei titolare e lui conduttore dell’azienda agricola in località I Vai tra Rosaro e Azzago, sulle colline sopra Grezzana, a poca distanza dalla provinciale che porta a Cerro e Bosco Chiesanuova.
Hanno perso in quattro distinti attacchi, due di cani e due di lupi quasi l’intero allevamento di pecore. Si sono salvate otto femmine del patrimonio iniziale che ammontava a una quarantina di capi. Gli ultimi due episodi accaduti in due sere successive lo scorso 29 aprile e il 1° maggio in cui i coniugi grezzanesi hanno contato la morte di tre agnelloni e di tre pecore. Sei capi in tutto e gregge decimato dai lupi, come confermato dai rilievi della Polizia provinciale e del veterinario dell’Ulss 9.
Il gregge è allevato con finalità di manutenzione del pascolo, per impedire che crescano i rovi e che il bosco si riprenda spazi. I recinti sono costruiti in rete adatta a questo tipo di allevamento, non elettrificata, alta fino a 120 centimetri, ma insufficiente per contenere l’assalto dei lupi e secondo i proprietari è troppo oneroso ricercare ogni sera gli animali dispersi nei grandi recinti per portarli a dormire in una stalla chiusa.
Dai dati raccolti dall’ente Parco naturale regionale della Lessinia, sono 53 i capi predati dai lupi da inizio anno solo in Lessinia, a cui sono da aggiungere le quattro pecore e l’agnello di un allevamento sul Baldo. Finora le predazioni sono state 12 in Lessinia e una sul Baldo, tutte attribuite ai lupi.