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Neve per tutti? Melotti categorico: no

Claudio Melotti
Claudio Melotti
Claudio Melotti
Claudio Melotti

Decisa presa di posizione del sindaco di Bosco Chiesanuova Claudio Melotti in seguito alle polemiche sollevate dall’ interpretazione dell’ultimo Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei ministri) e relativamente agli spostamenti fuori del proprio Comune di residenza in zona arancione. Infatti, dopo aver ribadito più volte, anche con il sostegno di pareri motivati di funzionari del ministero della Salute, su interrogativo esplicito dei carabinieri, c’era ancora chi si ostinava a puntualizzare che lo spostamento dal proprio Comune anche se con oltre 5mila abitanti e per un tragitto oltre i 30 chilometri sia possibile perché ciaspolare o sciare sulle piste di fondo è una pratica impossibile nel proprio Comune di residenza per mancanza di neve e quindi è legittimo spostarsi dove la neve ci sia. «L’ultimo Dpcm prevede che non ci si possa spostare dal proprio Comune tranne che per comprovati motivi di necessità, lavoro, salute; inoltre prevede che i residenti in Comuni fino a 5mila abitanti si possano spostare liberamente nel raggio di 30 chilometri e in tale area svolgere anche attività sportiva. Tutti coloro che risiedono quindi in Comuni con più di 5mila abitanti non possono, in base alla normativa, salire in Lessinia. Fanno eccezione gli atleti professionisti che si devono allenare in vista di competizioni di livello agonistico e riconosciute di interesse nazionale», ribadisce Melotti. Ricorda che a Bosco Chiesanuova, negli ultimi vent’anni, sono stati fatti notevoli investimenti in ambito turistico, dagli impianti per lo sci di fondo di San Giorgio alle piscine, dal teatro comunale alla palestra, a cui si aggiunge un fitto calendario di attività culturali che culminano con il Film Festival della Lessinia, a testimonianza di come il turismo abbia sempre rappresentato una risorsa strategica per questo comprensorio. Non a caso negli ultimi anni sono state aperte birrerie artigianali, alberghi, rifugi ed esercizi commerciali, tutti gestiti da giovani che hanno scelto di mettersi in gioco credendo nel turismo di prossimità. «Il turismo è vitale per la nostra montagna e lo sarà sempre di più», precisa il sindaco Melotti, «ma va fatto in piena sicurezza, e non parlo solo del pericolo di contagio a seguito degli assembramenti, ma anche della sicurezza della rete viaria. Le nevicate di inizio dicembre avevano portato in Lessinia migliaia di persone quando eravamo zona gialla e ciò era possibile. A seguito del grande afflusso di quei giorni abbiamo emanato delle ordinanze per chiudere le vie di accesso agli Alti pascoli della Lessinia, non solo per il pericolo di assembramento, ma anche per salvaguardare la sicurezza della circolazione automobilistica sulla parte alta dell’altipiano, in caso di improvvise variazioni del meteo, molto frequenti in montagna. Oggi, come un mese fa, preferisco fare chiarezza in un’ottica di servizio alla cittadinanza e a tutti i graditi frequentatori della nostra montagna, informando correttamente i cittadini ed evitando loro inutili spostamenti. Mi amareggia molto», conclude il sindaco, «vedere che qualcuno fa polemica cavalcando la stanchezza e la frustrazione di tutti, indistintamente, in questi mesi, ben sapendo che quelle applicate sono restrizioni dettate dal governo e che i sindaci sono tenuti ad applicarle». Ma c’è chi non si arrende e Davide Veneri ha scritto in Regione per chiarire se sia possibile uscire dal proprio Comune per sciare con gli sci di fondo o di camminare con le ciaspole su percorsi segnalati e innevati. Laconica la risposta: «Trattandosi di disposizioni statali, per far chiarezza sui punti indicati si invita a contattare la Prefettura territorialmente competente, unico organo che ha competenza all’esecuzione delle misure citate». •

V.Z.

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