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La messa e la lettera dei genitori

Sospesa la tradizionale festa di San Benedetto in ricordo dei piccoli Michele e Tommaso

Fiori e peluches alla giassara di Malga Preta dove il 3 luglio è avvenuta la tragedia
Fiori e peluches alla giassara di Malga Preta dove il 3 luglio è avvenuta la tragedia
Fiori e peluches alla giassara di Malga Preta dove il 3 luglio è avvenuta la tragedia
Fiori e peluches alla giassara di Malga Preta dove il 3 luglio è avvenuta la tragedia

«Un grazie a tutti voi che siete presenti, oggi per ricordare Tommaso e Michele, un grazie alla Associazione Abazia che ha preferito sospendere la cinquantenaria festa di San Benedetto, anche loro per stringersi attorno ai genitori e parenti dei bimbi»: parole che vanno diritte al cuore, quelle pronunciate dalle due zie e da uno zio di Michele e Tommaso, i due amichetti tragicamente scomparsi per il crollo del tetto della giassara sul quale stavano giocando, a pochi passi da quella chiesa dedicata al santo edificata nel 1970 per ricordare i caduti in spedizioni speleologiche.

 

La chiesetta è sul Corno d’Aquilio e lì oggi si sarebbe dovuta celebrare la festa a San Benedetto. Dopo quanto è successo otto giorni prima gli organizzatori l’hanno annullata, ma non la messa che è stata celebrata come segno di vicinanza alle famiglie dei due bambini.

 

I loro zii hanno letto ai presenti, tra cui i rappresentanti della Pro loco, del Comune, degli alpini e di altre associazioni di Sant’Anna d’Alfaedo, una lettera scritta dai genitori di Michele e Tommaso: «Grazie a tutti voi per la vostra vicinanza. Le nostre famiglie avrebbero voluto essere qui con voi per partecipare a questa santa messa, ma il dolore è ancora troppo forte e rivivere quei drammatici momenti vuol dire aggiungere dolore nel dolore. Sicuramente torneremo, nel frattempo vi chiediamo di pregare assieme a noi perché il signore ci aiuti nel proseguire il nostro cammino di fede. Un abbraccio a tutti voi».

 

La parole di don Michele che ha celebrato la messa: «Nel giorno di San Benedetto patrono d’Europa in questa cappelletta si è sempre ricordata Marisa Bolla Castellani, che fu ispiratrice della sua costruzione con il suo sacrificio nell’abisso della Preta, e si sono sempre ricordati tutti quegli speleologi deceduti durante la pratica del loro sport. Da oggi queste mura ricordano anche Michele e Tommaso, tragicamente deceduti mentre giocavano sul tetto della “ghiacciaia” che si apre proprio di fronte alla chiesetta del Corno d’Aquilio».

 

Maria Grazia Comini, con il marito Maurizio Boni, promotori di questa iniziativa hanno sottolineato come al termine della messa di domenica sia stata deposta sull’altare una rosa bianca proveniente dal funerale dei bimbi. «Appena si sarà essiccata, assieme alla foto di Michele e Tommaso, sarà rinchiusa in una cornice e affidata ad perpetuam ai muri della chiesetta di San Benedetto sul Corno d’Aquilio». Prima dei saluti, una mesta processione ha portato dei fiori e peluche alla giassara dove la tragedia si è consumata. 

 

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Renzo Cappelletti

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