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Aumento delle vittime in Lessinia

Manza predata dai lupi sul sentiero
delle escursioni di Campofontana

Aumento delle vittime in Lessinia
Predazioni lupo Campofontana (Zambaldo)

Seconda predazione da lupo a Malga Porto di Sotto, amministrativamente nel Comune di Crespadoro (Vicenza) ma con proprietari a Selva di Progno e in linea d’aria a circa duecento metri da contrada Pagani, la più alta abitata della nostra provincia, a un quarto d’ora di cammino da Campofontana. Ne è rimasta vittima una manza di 14 mesi, di proprietà dell’azienda agricola fratelli Gugole, figli di Modesto che ha altri animali in alpeggio ai Folignani, nei pressi di Podestaria. Non c’è il tempo di scendere dai fuoristrada e fotografare la carcassa e i segni dei morsi dei lupi, che arriva un lungo serpentone di adolescenti accompagnati dai loro educatori. Sono i partecipanti ai campi Saf della diocesi di Verona che ha a Campofontana la propria casa di accoglienza.

 

Sono 170, diretti in passeggiata a Cima Lobbia: sarebbe dovuta essere un’escursione fra le bellezze ambientali e naturalistiche di quest’angolo di Lessinia, ma c’è l’impatto con la dura realtà di una presenza che da anni costringe gli allevatori a fare i conti con perdite economiche rilevanti. Proprio durante il sopralluogo è arrivata la notizia di un’altra predazione a Malga Brol di Bosco Chiesanuova: una manza mancava da un paio di giorni nella mandria al pascolo ed è stata trovata morta. Il sopralluogo dovrà verificarne la causa. Preoccupa che rispetto all’anno terribile (2017) che si chiuse con 99 predazioni e ben 158 vittime, alla stessa data di oggi si fosse solo a quota 78 capi uccisi in 56 eventi. Invece quest’anno, dalle informazioni ambientali fornite dal Parco naturale regionale della Lessinia sono attualmente 90 i capi predati dai lupi nella Lessinia veronese e vicentina in ben 61 eventi predatori. 

Vittorio Zambaldo

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