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Lessinia Legend Run da record

Terza edizione, questa domenica, della Lessinia Legend Run, massacrante corsa in montagna ideata da Lessinia sport eventi fondata da quattro «matti» per la montagna, la corsa e la mountain bike: l’olimpionico dello sci di fondo Fulvio Bubo Valbusa e i biker Remigio Birtele, Emiliano Ferrari e Simone Scandola. Sono quattro anche i percorsi pensati per le differenti preparazioni atletiche: uno è di 45 chilometri, il più massacrante con 2.960 metri di dislivello; segue quello di 30 chilometri e 1.970 metri di dislivello; un altro di 20 chilometri con un dislivello di 1.028 metri e infine il più «leggero», di soli 10 chilometri e 490 metri di dislivello. Il successo delle due precedenti edizioni della manifestazione ha portato a un record di iscrizioni per quest’anno, che gli organizzatori hanno deciso di chiudere a quota mille: «È il massimo di presenze sopportabile per un piccolo paese come Velo, sulle cui viabilità e infrastrutture grava l’intera organizzazione, anche se poi la corsa tocca il territorio di sei comuni, distribuiti fra province e due regioni. Le partenze sono scaglionate secondo le distanze, con l’avvio alle 7 per il percorso più lungo e partenze calcolate attorno alle 10 per il più breve. Gli arrivi sono invece previsti fra le 11 alle 14. Il meteo dovrebbe essere buono, come lo è stato lo scorso anno e come non fu invece durante la prima edizione, sferzata dalla pioggia e avvolta nella nebbia per le vette più alte. Il tragitto più lungo tocca un’altitudine media di 1.346 metri, arrivando alla punta massima di 2.239 metri al Rifugio Fraccaroli sul Carega e al punto minimo a Giazza (737 metri sul livello del mare). Tutti i tracciati sono su carrarecce e sentieri di montagna, salvo brevi attraversamenti di strade asfaltate e i ristori sono distribuiti secondo la lunghezza da uno, sul tragitto più breve a sei su quello più lungo. Possono partecipare alle gare solo i maggiorenni, in possesso di certificato di idoneità alla pratica sportiva agonistica per le tre distanze maggiori e di quello per la pratica non agonistica per il precorso breve. Il regolamento chiede anche di essere pienamente coscienti della lunghezza, delle difficoltà tecniche, della specificità dei vari percorsi e di essere fisicamente pronti per affrontarla, nonché di aver acquisito una reale capacità di autonomia personale che permetta di gestire i problemi creati da questo tipo di prova e particolarmente di «saper affrontare senza aiuto esterno condizioni climatiche che potrebbero diventare difficili a causa dell’altitudine: vento, freddo, pioggia o neve. Bisogna saper gestire i problemi fisici o mentali derivanti dalla fatica, i problemi digestivi, i dolori muscolari o articolari, le piccole ferite eccetera; essere pienamente coscienti che il ruolo dell’organizzazione non è aiutare un corridore a gestire questi problemi». La novità di quest’anno è la proposta di una Legend Run Kids, un mini trail riservato a bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni, che si disputerà sempre domenica ma di pomeriggio con partenza dalla piazza di Velo, arrivo sulla cima del Monte Purga e ritorno, una mini Lessinia Legend Run da vivere di getto con l’entusiasmo dei più piccoli. L’organizzazione impeccabile, e lodata dai partecipanti alle passate edizioni, conta sulla presenza di 250 volontari sparsi sui tracciati per i controlli e i ristori: «Senza il loro aiuto sarebbe impossibile avviare un evento di questa portata», dicono gli organizzatori. La presenza di atleti stranieri da Repubblica Ceca e Svezia dà un tocco di internazionalismo e accende la rivalità anche con i runners che arrivano da tutta Italia: i veronesi si faranno rispettare sia in campo maschile, con la straordinaria coppia della famiglia Tanara (Francesco e Mattia, papà e figlio vincitori lo scorso anno sui 45 e sui 30 chilometri), sia in quello femminile con Giulia Scardoni e Anna Conti, rispettivamente prima e seconda sulle distanze di 30 e di 20 chilometri. •

Vittorio Zambaldo

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