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Sabato il battesimo

Lessinia centrale a passo lento, 100 chilometri di nuovi sentieri tutti da scoprire

Il gruppo Gel di Cerro ha aperto tre percorsi sulla dorsale attraverso sette Comuni tra boschi e pievi
Attraverso i boschi verso le alture I volontari che hanno sistemato la segnaletica dei sentieri FOTO PECORA
Attraverso i boschi verso le alture I volontari che hanno sistemato la segnaletica dei sentieri FOTO PECORA
Attraverso i boschi verso le alture I volontari che hanno sistemato la segnaletica dei sentieri FOTO PECORA
Attraverso i boschi verso le alture I volontari che hanno sistemato la segnaletica dei sentieri FOTO PECORA

Quasi cento chilometri di sentieri tracciati per scoprire la Lessinia centrale a passo lento. È un’esortazione a mettersi in cammino, il progetto dei Sentieri di dorsale. Tre nuovi itinerari da percorrere a piedi per apprezzare paesaggi e raggiungere luoghi, non soltanto scorci di natura, ma anche contrade dalle caratteristiche architetture e antiche pievi. L’iniziativa, non a caso, nasce a Cerro dal locale Gruppo escursionismo Lessinia, Gel, che promuove uscite all’aria aperta e i cui volontari, decespugliatori e attrezzi alla mano, sono impegnati da tempo nella manutenzione sentieristica.

Dall’incontro tra queste attività con la passione per la montagna ha origine l’idea di far conoscere il cuore dei Monti Lessini attraverso percorsi che sconfinano geograficamente in sette comuni, le cui amministrazioni hanno collaborato con entusiasmo al progetto: Badia Calavena, Bosco Chiesanuova, Cerro, Grezzana, San Mauro di Saline, Roverè e Velo. «Questo modo di fare turismo è un’opportunità per far apprezzare le unicità del nostro territorio», esordisce il portavoce del Gel, Silvano Zanoni. Così, cinque anni fa, ha iniziato a unire vari punti sulla mappa, per far camminare le persone in sicurezza e lungo vie tracciate.

Innanzitutto, scende nei dettagli, «abbiamo tracciato, messo in sicurezza e segnato con tabelle segnavia il sentiero 31 che non esisteva, se non per brevi tratti, che sono stati unificati». Tra saliscendi che sfiorano i mille metri d’altitudine, per 22 chilometri, collega Lugo di Valpantena a Badia passando da Roverè e dalle contrade Bettola e Garzon di Velo. Stessa operazione ha interessato il sentiero 30: poco più di undici chilometri che, in circa tre ore e mezzo di camminata, uniscono Cerro a località Bettola con soste suggerite nel vajo Squaranto, poi nelle contrade Cantero e Prabelli quindi Corlaiti e Gaigari. Destinazioni fuori dai circuiti più battuti dagli scarponcini degli escursionisti, assicura Zanoni, «ma che vale la pena conoscere».

 

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Altri tratti interessano il vajo Paradiso. Ultima novità è il Cammino dei santuari che si snoda lungo quasi 30 chilometri dal santuario della Madonna Addolorata di Lughezzano alla pieve di San Moro a San Mauro di Saline fino alla chiesa della Salette a Santissima Trinità di Badia, grazie alla collaborazione dei vari parroci. La proposta, per escursionisti e pellegrini, è stata scelta per inaugurare, sabato, il progetto dei Sentieri di dorsale, realizzato in collaborazione con il Consorzio pro loco Lessinia e sostenuto da Bim Adige, Parco della Lessinia, Cassa Rurale Vallagarina.

Il taglio del nastro con le autorità, alle 17, alla chiesa della Santissima Trinità, sarà preceduto dalla messa alle 16. I più allenati potranno cimentarsi nel cammino, scegliendo tra un tragitto impegnativo con partenza alle 7 dalla chiesa di Lughezzano o un’escursione più breve, alle alle 11, in piazza a San Rocco di Piegara (si rientra con mezzi propri). Le mappe dei sentieri sono disponibili sul sito del Gel che ha stampato pure una guida in italiano e inglese da tenere nello zaino. Vi si trovano note storiche e artistiche, i principali punti di interesse, riferimenti su alloggi e realtà economiche delle zone attraversate dai sentieri. 

Marta Bicego

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