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La signora del teatro compie 30 commedie

La «signora delle commedie» ha fatto trenta. Molto di più di una missione, per Raffaela Lavarini, la scrittura di copioni per il teatro: in 30 anni ha scritto 30 commedie e le ha anche recitate con la compagna teatrale da lei fondata, La Compagnia Instabile di Vaggimal. Lavarini non scrive certo per il desiderio di apparire, ma per trattenere tanti ricordi e situazioni dei tempi andati del paese di Sant’Anna d’Alfaedo e delle sue frazioni. Quasi un record, per la maestra elementare in pensione, abile a saper ascoltare i racconti della gente, meticolosamente raccogliergli e poi fermarli sulla pagine e in seguito trasformarli con tatto ed ironia in commedie teatrali in dialetto. Titoli curiosi e originali i suoi, ne citiamo alcuni: Gh’era una volta, Quando seren pori cani, Fioi da maridar ossi duri da rosegar, opere che hanno sempre destato curiosità e molti consensi. Questa prolifica autrice è nata nel 1950 a Vaggimal di Sant’Anna d’Alfaedo e ha raccontato i suoi 30 anni di vita della compagnia teatrale in un libro, La Compagnia Instabile di Vaggimal, da lei fondata nel 1988 e ancora saldamente al suo timone. Una precisa testimonianza ricca di ricordi, di persone e sentimenti, che va ben oltre la cronologia delle commedie da lei scritte e portate in scena, grazie ai tanti personaggi che si sono alternati sul palco dove venivano proposte. Questa opera testimonia un profondo amore per una zona ben definita della Lessinia, Sant’Anna e le sue tante frazioni, che Raffaela conosce bene per esserci nata e ancora felicemente viverci. È grazie alla sua infinita costanza e meticolosità che è riuscita a tenere in vita questa compagnia teatrale che recita in dialetto, perché ci ha messo la sua anima, il cuore e tanto entusiasmo. Ed è grazie alla sua curiosità e voglia di conoscere che attraverso le sue opere oggi siamo in grado di conoscere modi e personaggi del tempo passato della Lessinia. I suoi testi sono ispirati a racconti, fatti, aneddoti che Raffaela con eleganza sa ben comporre, sul filone teatrale del comico brillante. •

Renzo Cappelletti

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