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L’antica sagra di San Moro Ritornano i riti

La pieve romanica sul monte
La pieve romanica sul monte
La pieve romanica sul monte
La pieve romanica sul monte

Era un appuntamento immancabile per i malghesi che, con greggi e mandrie, scendevano a valle dall’alpeggio; e anche per commercianti e artigiani del fondovalle che salivano loro incontro per far affari in vista dell’inverno. Benché oggi abbia perso questa connotazione, l’Antica sagra di San Moro, in calendario domani a San Mauro di Saline, resta un evento importante per la montagna veronese, anche in virtù del legame con San Leonardo di Limoges. È intitolata al santo, la cui devozione riconduce alla presenza delle popolazioni cimbre in Lessinia, la chiesa romanica a pianta abbaziale sul monte Moro in prossimità della quale si svolgerà la festa. «In caso di maltempo, due tensostrutture accoglieranno i visitatori», dice Luciano Alberti, presidente Pro loco di San Mauro che promuove la sagra con Comune, parrocchia e associazione Teatroprova. Alle 8.30 l’apertura degli stand gastronomici con la possibilità di assaggiare le immancabili trippe. Dalle 8.45, apertura bancarelle di prodotti locali con l’animazione del gruppo di artigiani artisti de La Rengaja. Nella pieve sul monte, la prima messa sarà celebrata da mons. Mario Castagna alle 9, seguita dalla visita guidata all’edificio con lo studioso Vito Massalongo; la messa solenne, col coro parrocchiale, sarà alle 11. Dalle 12.30, il pranzo. Dalle 14 alle 16, ritmi e melodie da Irlanda e Sudamerica con gli Anima Folk e intrattenimento per i bimbi. Alle 14.30, funzione religiosa con la benedizione con i cerchi di San Leonardo: antichi ferri ai quali la devozione popolare attribuisce la possibilità di guarire, per intercessione divina, da malanni fisici e spirituali. Alle 15, letture di poesie e brevi racconti sul tema «L’acqua di San Mauro» a cura di Teatroprova. La sagra si concluderà alle 16.30 con la «pesata del maialino». •.

Marta Bicego

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