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A Valdiporro

Inaugurato il centro
controllo ungulati:
«Più sicurezza»

A Valdiporro
Inaugurato il centro ungulati (Amato)
Inaugurato il centro ungulati (Amato)
Inaugurazione Centro di controllo ungulati a Valdiporro (Zambaldo)

Massimo Sauro, presidente dei cacciatori della Riserva alpina di Bosco Chiesanuova, indossando la fascia tricolore ceduta dal sindaco Claudio Melotti, ha tagliato il nastro che ha inaugurato il Centro di raccolta e controllo degli ungulati nell’ex scuola elementare della frazione Valdiporro.

 

L’edificio ospita la sede della Riserva alpina ed è attrezzato con una stanza impermeabilizzata, due paranchi per sollevare le carcasse consegnate dai cacciatori, una cella frigo per una capienza fino a 200 chili, due tavoli in acciaio per il taglio e un frigorifero per conservare in campioni prelevati da destinare al laboratorio di analisi. Possono essere consegnate tutte le carcasse di ungulati, quindi non solo dei cinghiali, è sarà punto importante per il controllo e il monitoraggio, dove personale esperto potrà eseguire le misurazioni biometriche utili.

 

Sull’argomento ha insistito Fabrizio Cestaro, responsabile dei Servizi veterinari dell'Ulss 9: «Un centro simile è fondamentale per il pericolo che potrebbe arrivare dalla peste suina africana, un virus per il quale non esistono vaccini e che porta a morte certa l’animale. I danni sarebbero enormi, perché un focolaio di questa malattia, il cui ceppo può resistere al freddo anche fino a otto mesi, bloccherebbe completamente le esportazioni di carne con conseguenze incalcolabili per tutto il settore della carne suina, fresca e stagionata. I cacciatori, con gli abbattimenti e i controlli sanitari conseguenti, permettono di monitorare la presenza di questa e altre malattie che potrebbero essere pericolose per gli animali allevati e i consumatori».

 

«È una struttura ampia e ben organizzata, importante dal punto di vista sanitario e di monitoraggio», ha commentato Ivano Confortini, faunista della Provincia e responsabile per il settore caccia e pesca, «perché stiamo raggiungendo numeri importanti essendo circa 1.500 gli abbattimenti di ungulati nella nostra Provincia e c’è necessità di controlli sia sulle caratteristiche sia sulla carne consumata».

Vittorio Zambaldo

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