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L'installazione

In Lessinia è già Natale: sul Corno d'Aquilio è riapparsa la Natività

Alcuni dei volontari che l’hanno portata in vetta seduti ai piedi della Natività sul Corno d’Aquilio
Alcuni dei volontari che l’hanno portata in vetta seduti ai piedi della Natività sul Corno d’Aquilio
Alcuni dei volontari che l’hanno portata in vetta seduti ai piedi della Natività sul Corno d’Aquilio
Alcuni dei volontari che l’hanno portata in vetta seduti ai piedi della Natività sul Corno d’Aquilio

Manca solo una spruzzata di neve, ma a Sant’Anna d’Alfaedo si respira già l’aria natalizia. Sul Corno d’Aquilio, infatti, sono state installate le tre figure principali della Natività: Gesù Bambino, Maria e Giuseppe. Su quella cima, sentinella del paese, l’opera, una maestosa struttura di ferro, è arrivata grazie alla disponibilità di alcuni volontari della Pro loco e dell’Unione sportiva, quest’anno armati non solo di buona volontà, ma anche adottando tutte le obbligatorie disposizioni anti Coronavirus. Il gruppo di volontari, con alla testa l’assessore comunale Samuele Tommasi, il realizzatore della Natività, Luca Biasi, di buon’ ora si sono dati appuntamento all’agriturismo Le Coste. Ma soprattutto per farsi consegnare dal sindaco Raffaello Campostrini, che abita da quelle parti, le chiavi per aprire quella sbarra sulla via del Corno, chiusa in questo periodo, per poter scaricare dagli automezzi le sagome di ferro della Natività, il più vicino possibile al sentiero che porta sulla cima.

«Un lavoro che ci ha impegnati per oltre quattro ore», spiega Tommasi, «per la sua messa in sicurezza con dei tiranti, perché quassù tira molto forte il vento, per qualche pennellata di verniciatura in alcuni suoi punti scoloriti o aggrediti dalla ruggine: piccoli ma doverosi ritocchi per questa artigianale opera che ogni anno fa arrivare sin qua su non solo numerosi curiosi ma anche molti fedeli, oltre agli assidui amanti della montagna». Come sia nata l’idea della realizzazione della Natività e della scelta del Corno d’Aquilio, lo racconta il suo autore Luca Biasi. «È sempre stato un mio sogno realizzare questa Natività e poterla issare sulla cima del Corno d’Aquilio. Ho avuto il benestare dal sindaco e la collaborazione dei ragazzi e professori della scuola media del paese che, dopo essere stati forniti dei colori, hanno dipinto tutti i nove pezzi che compongono, la Natività, alti 3 metri e larghi 5».

«E da quella prima volta», conclude, «la Natività è sempre ritornata grazie agli appassionati volontari, che l’hanno adottata per il loro paese». •

Renzo Cappelletti

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